Il XIV degli atti congressuali pubblicati dall’Accademia Filarmonica di Bologna porta un titolo che va letto, come dire? incrociato: cioè tratta un musicista francese come Hector Berlioz nelle sue presenze italiane e un poeta antico come Virgilio nelle sue moderne “versioni” musicali. Berlioz non amava il melodramma italiano suo contemporaneo, ma amava usi, costumi, melodie, forme di musicalità della gente d’Italia. Il volume tocca comunque Rossini, Paganini, Verdi, fino a Toscanini e alle sorti bolognesi dell’autore della Sinfonia fantastica. Compose anche dei superbi Troyens, Berlioz, amando sommamente l’Eneide. Di qui un’altra metà del volume, che insegue Enea e Didone, Cavalli e Sarti, addirittura Mantegna e Guercino, ritornando al poema virgiliano stesso per indagarne l’intrinseca musicalità del verso.
INDICE
Mioli Piero
Bolognese,
Piero Mioli insegna storia della musica, è consigliere dell’Accademia
Filarmonica e presidente della Cappella dei Servi, svolge attività di
divulgatore e conferenziere. Come storico della musica ha pubblicato saggi e
volumi su Martini, Gluck, Rossini, Donizetti, Verdi, l’opera e la cantata in
genere. Ha curato un manuale di storia della musica, diversi atti di convegno
ed edizioni integrali dei libretti di Verdi, Mozart, Bellini, Rossini e Wagner.
Attende ai testi di una collana di volumi fotografici relativi ai maggiori
teatri lirici d'Italia. Fra gli ultimi libri, oltre alla ristampa del Dizionario
di musica classica in due volumi e di Rossini: Il melodramma
romantico; L'opera italiana del Novecento; Donizetti: la figura,
la musica, la scena.