Questo libro è un omaggio a un
grande medievista che non volle mai essere altro se non se stesso; di un
cittadino dell’Europa di oggi, politicamente impegnato nel senso più alto e
migliore di questo termine; di un docente generosamente dedito alla sua
professione e ai suoi molti allievi diretti e indiretti; di uno studioso che
riuscì costantemente a proporsi anche come uomo del suo tempo, profondamente
inserito nella società della quale faceva parte, consapevole testimone dei suoi
tempi, vigile difensore degli autentici valori della nostra civiltà e rigoroso
testimone della necessità di rettamente intenderli e di coraggiosamente
difenderli.
Franco Cardini
Tra i motivi che hanno spinto
Jacques Le Goff a conferire al tema dell’Europa un particolare risalto va
ricordata la sua ferma convinzione che fosse doveroso per ogni medievista condurre
studi e ricerche in un quadro ben più ampio di quello dei confini nazionali, sviluppando
quella dimensione dell’Occidente medievale nella quale le relazioni concrete e
i rapporti culturali si irradiavano su uno sfondo comune e con direttive e
itinerari che superavano e ancora superano le pur presenti ed incisive
divisioni politiche.
Rolando Dondarini
La conversazione con Jacques Le
Goff che chiude questo libro ha un valore doppiamente simbolico, perché segna
anche la conclusione della vita del grande storico. Infatti, iniziata nel
gennaio 2014, fu conclusa il 25 marzo dello stesso anno, un giorno prima che Le
Goff entrasse in ospedale per quelli che dovevano essere semplici controlli,
tanto che aveva portato con sé il libro per il quale stava preparando una delle
sua famose trasmissioni per la radio francese (Les lundis de l’histoire). Queste sono dunque le sue ultime parole
dal punto di vista professionale; si presentano qui in traduzione italiana, mentre
sono già state pubblicate in giapponese, inglese, francese. Si tratta di una
riflessione sugli ultimi dieci anni della sua lunga vita, e a posteriori mi colpì il suo commento
subito dopo la conclusione del dialogo: “c’est presqu’un testament spirituel”.
Daniela Romagnoli
INDICE
Borghi Beatrice
Beatrice Borghi è professore associato di Storia medievale
e di Didattica della Storia presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università
di Bologna. Si occupa di storia del pellegrinaggio nel Medioevo e dei relativi
santuari nell’area euro mediterranea a partire dai modelli gerosolimitani. Nel
campo della didattica si interessa di metodi, strategie e strumenti per l’insegnamento
della storia e dell’educazione al patrimonio.