Normalmente Matilde di Canossa (1046-1115) si collega nell’immaginario comune all’Appennino Reggiano, dove avvenne l’incontro di Canossa tra Gregorio VII ed Enrico IV; all’Emilia sede dei suoi castelli; alla Lombardia per la sua probabile nascita a Mantova e alla Toscana, di cui era marchesa. Nessuno finora si era occupato dei rapporti della Contessa col Veneto. Questo libro, promosso dal Dipartimento “Culture e civiltà” dell’Università di Verona, cerca di riempire questo vuoto raccogliendo gli atti di 3 giornate di studio tenutesi con la collaborazione di enti e associazioni locali a Garda, Nogara e Verona, in occasione del IX Centenario della sua morte. Ne esce un quadro nuovo, pluridisciplinare e internazionale, che arricchisce in modo imprescindibile la nostra conoscenza sul personaggio, il suo tempo e il suo mito.
Paolo Golinelli (Mirandola 1947), già Professore Ordinario di Storia Medievale all’Università di Verona, oltre agli studi sull’agiografia e il culto dei santi (Indiscreta Sanctitas, 1988; Città e culto dei santi nel Medioevo Italiano, 1996; Il Medioevo degli increduli 2009; Santi e culti dell’anno Mille, 2017), sulla storiografia (Benedetto Bacchini, l’uomo, lo storico, il maestro, 2003), su Matilde e il suo mito, ha avuto occasione di affrontare diversi personaggi danteschi e problematiche relative al rapporto tra storia e letteratura, qui rappresentati nelle figure di Celestino V, Matilde di Canossa, Cunizza, sant’Alessio e nel riconoscimento di amici e maestri dello scrivere di storia.
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