Fra i martiri della Resistenza italiana la figura di Giacomo Ulivi (1925-1944) è presto assurta a simbolo della lotta partigiana, quasi a incarnare l’immagine di una generazione di giovani sacrificatisi per la libertà. Non ci sono battaglie campali nella sua biografia: ma la sua lotta è tanto più significativa in quanto affidata alla forza del pensiero e della scrittura; ed è tutta testimoniata dalle sue lettere, documento della sua fiducia nell’efficacia pubblica e politica della parola dialogica e nell’inalienabilità dei diritti umani contro le forme di estremismo e di violenza. Il libro traccia un profilo originale di Ulivi – nei mesi, fra il 1943 e il 1944, che lo videro in prima persona impegnato nella Resistenza, a Parma e a Modena –, attraverso le parole ancora attuali della sua Lettera agli amici, qui per la prima volta presentata e pubblicata secondo i criteri della moderna filologia d’autore.
INDICE
Premessa, di Guido Pisi - presentazione - ricordi della vita di un ragazzo - la memoria della scrittura - storia di una lettera - nota al testo - lettera agli amici - indice dei nomi.
Ulivi Giacomo
Florimbii Francesca
Francesca
Florimbii è ricercatrice del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica
dell’Università di Bologna, dove insegna Filologia della Letteratura italiana.
Si occupa di filologia del testo e delle fonti, con particolare attenzione per
la filologia d’autore fra Otto e Novecento. Si è dedicata a più riprese a
Pascoli e Carducci con volumi, saggi in riviste e in raccolte miscellanee.
Altri lavori riguardano invece la tradizione e la fortuna secolare di Petrarca,
con vari sondaggi su canzonieri quattrocenteschi. Del
petrarchista Giovanni Antonio Romanello, oggetto di precedenti ricerche, ha di
recente curato l’edizione critica e commentata degli Amorosi versi (Edizioni di Storia e Letteratura, 2019).