Una
delle maggiori opere di storiografia e di metodologia storica e narrativa di
tutti i tempi è la Storia d’Italia di Guicciardini. Senza timori
reverenziali e modulando una varietà di approcci critici, Federico Della Corte apre
lo spartito della Storia d’Italia e ci guida nei suoi percorsi e nelle
sue trame complesse e lucidissime. Dispositio, delineazione dei
personaggi e dei punti di vista, interpretazione politica e “forte” della
storia, strategie espositive, uso strategico delle fonti, presupposti
filosofici ecc. collocano Guicciardini al vertice della storiografia moderna ma
anche della stessa narrativa.
Federico Della Corte è professore associato di filologia italiana alla eCampus (Como), dove insegna anche Letteratura Italiana. Ha insegnato presso alcune università straniere (Cape Town, Leeds, Varsavia). Dopo un esordio sul Trecento (fra cui F. Sacchetti, Il Pataffio, Bologna, Commissione per i Testi di Lingua, 2005), si occupa di letteratura del Cinquecento, di primo Seicento e di Novecento, da un punto di vista filologico e critico (oltre che di Aretino – ad es. con l’edizione de La Cortigiana 1534, Roma, Salerno Editrice e a breve delle cosiddette Sei giornate – di Ariosto, Chiabrera, Dossi, Arbasino, ecc.). Codirige “Lingua e Testi di Oggi”, scrive per “L’Indice dei libri” e il magazine “Lingua Italiana” Treccani.it. È in stampa la sua edizione commentata della Storia d’Italia per Bompiani.
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