Questo lavoro si interroga sulla geografi a sociale, ripercorrendo nella prima parte le tappe dell’evoluzione teorico-metodologica della disciplina, nelle principali aree di diffusione e in Italia. La seconda parte affronta questioni di ampio spettro, a partire dall’analisi dell’organizzazione territoriale e sociale, quale frutto di azioni complesse, seguono due approfondimenti sulla globalizzazione di cui si delineano caratteristiche e impatti e di cui si osserva come e in che misura vada modificando i rapporti tra i Paesi del “Nord” e del “Sud” del Mondo. Si prendono quindi in esame i riflessi sul territorio della società contemporanea, profondamente cambiata quanto a bisogni, sistemi di valori e opportunità per i singoli attori. La terza parte, dedicata ad alcuni temi e quadri territoriali specifici, si apre con uno studio sul paesaggio, la cui lettura, anche attraverso fonti non convenzionali, è momento fondamentale dell’analisi geografi ca. Sono quindi presentate situazioni caratterizzate ora da centralità ora da marginalità: anzitutto, le zone rurali e di montagna dell’Europa Occidentale, segnate da intense trasformazioni, poi le aree urbane, di cui si colgono dinamiche evolutive e organizzazione sociospaziale, lo sguardo volge quindi verso i territori coinvolti da progetti irrigui nell’Africa saheliano-sudanese. Infine, si esaminano le risposte della società ai disastri, dai primi interventi alle fasi successive di riconfigurazione socio-territoriale. L’ultima parte, focalizzata sugli attori, si apre con alcune riflessioni sulla loro diversa capacità di esercitare un’influenza sull’organizzazione e la gestione del territorio. Particolare attenzione è dedicata alle questioni di genere, che evidenziano l’esistenza di diversità nei ruoli e nell’uso degli spazi da parte di uomini e donne, così come di disuguaglianze, viene poi presentato un caso di studio sulla condizione femminile nel milieu rurale marocchino. In conclusione, ci si occupa degli immigrati: attori deboli, alle prese con difficoltà di inserimento sociale e lavorativo, ma destinati a diventare, in un futuro neppure troppo lontano, attori nuovi.