Il cipresso italiano (Cupressus sempervirens L.) è un specie ampiamente diffusa in tutta la regione mediterranea e raggiunge nella Provincia di Trento elevate latitudini (46° 21‘ Nord) e quote (circa 985 m s.l.m.). L’espansione di origine antropica per uso ornamentale di questa specie ha avuto luogo nei più recenti decenni, talvolta senza considerazione per le limitazioni naturali dovute alle basse temperature. Scopo del presente lavoro è stato quello di indagare l’effetto delle basse temperature sul cipresso allevato in un vivaio della Provincia Autonoma di Trento (Italia). La massima efficienza quantica del fotosistema II (FV/FM) del cipresso è stata monitorata per due anni e mezzo per studiare gli effetti della temperatura in 99 cloni diversi e per ricavare informazioni sulla distribuzione potenziale del cipresso in questa provincia. Si è trovata una correlazione significativamente positiva (r = 0.64, p < 0.001) tra la temperatura e l’efficienza fotosintetica sul periodo di 29 mesi e specialmente in primavera e in autunno. I valori minimi di FV/FM sono stati misurati in inverno. Inoltre, per identificare i fattori ambientali critici per il cipresso, i valori medi di FV/FM sono stati messi in correlazione con la temperatura media giornaliera e con indici termici per meglio identificare i fattori guida del cambiamento fisiologico nel ciclo annuale. Il massimo valore di correlazione (r = -0.85, p < 0.001) è stato trovato con una somma mobile di 10 giorni di gradi di freddo con soglia di 2 °C sulla temperatura minima. Parole chiave: fluorescenza della clorofilla, efficienza quantica del fotosistema II (FV/FM), basse temperature, tolleranza al freddo, Cupressaceae, coltivazione conifere, adattamento delle conifere, cambiamento climatico.