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Ombra di Urbino, luce dell'infanzia

Mattioli Tiziana
Articolo Immagine
ISSN:
1120-8856
Rivista:
Rivista Pascoliana
Anno:
2011
Numero:
23
Fascicolo:
Rivista Pascoliana N. 23/2011

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Tra reale biografi a dell’infanzia e dell’adolescenza e percorsi mitopoietici della maturità, il saggio analizza il rapporto di Giovanni Pascoli con Urbino, nella sua vasta persistenza memoriale, come esemplare sintesi della poetica della ricordanza: un laboratorio sperimentale di infi nito intrattenimento della parola nel suo legame con la vita (come vita essa stessa), che si determina attraverso procedimenti di vivifi cazione e movimenti psichici leggibili anche, con le necessarie cautele, negli esercizi poetici giovanili e specialmente nel testo teatrale: Bruto, dove gli elementi sovratemporali – di persistenza e fi ssità dell’ispirazione e dei suoi modi – assolvono già ad una «precisa funzione di superamento del presente» attraverso l’oggettivazione plurale delle «voci» interiori. Parole chiave: Puerilia, memoria, vivifi cazione.

Between real childhood and adolescence biography and the mythopoietic paths of adult age, this essay focuses on Giovanni Pascoli’s relationship with Urbino, in the strong persistence the city has in his memory. This relationship is seen as the exemplar synthesis of a poetics of remembrance: an experimental workshop of the «word», a word which shows its connections to life (and is considered as life itself) and enables them through processes of vivifi cation and psychological dynamics that can be also cautiously found in the poetic attempts of Pascoli’s youth, especially in the play Bruto, where the extratemporal elements – with persistent, fi xed inspiration and expressions – already achieve «a precise function of getting over the present time», carried out thanks to the plural objectifi cation of the internal «voices». Keywords: Puerilia, remembrance, vivifi cation.