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Strumenti open source e banche dati libere per la mappatura della vulnerabilità
sismica dell’edificato.
Nel presente lavoro si mostrerà un esempio di utilizzo di software open
source e di open data, per la determinazione certa di alcuni parametri utili alla valutazione della
vulnerabilità sismica dei singoli edifici potenzialmente esposti a tali eventi. Si tenga presente che, in
ambito nazionale, si sono succedute una serie di normative che hanno reso sempre più stringenti
le caratteristiche costruttive degli edifici in zona sismica, tanto in muratura, quanto in cemento armato.
Risulta quindi di particolare interesse valutare quale sia stato l’effetto dell’entrata in vigore di
tali normative sugli effettivi danni riportati dagli edifici costruiti nei vari anni, a seguito di un evento
reale. Tra i vari parametri che possono essere ipotizzati ed utilizzati per stimare la vulnerabilità, si
mostrerà una semplice metodologia per determinare l’anno di costruzione di ogni singolo edificio,
dato spesso non disponibile con certezza, almeno nel panorama nazionale. Da tale dato, calcolato
per ogni singolo edificio del centro storico dell’Aquila, si valuterà la possibile relativa correlazione con
gli effettivi danni rilevati per gli stessi edifici dopo il noto evento di magnitudo 5,9 del 06 aprile 2009
(Cheloni et al., 2010; Locati M. et al., 2011).
Parole chiave: L’Aquila, Sisma, Vulnerabilità, open source, GIS.
In this paper we will show an example of the use of open source software and open data, recently
available in Italy, for the determination of some parameters useful for assessing the seismic vulnerability
of each building potentially exposed to such events. It should be noted that, at least in the national
context, there have been a series of legal regulations that have made the properties of the buildings
in the seismic zone, both of masonry and reinforced concrete, increasingly uniform. It is therefore important
to evaluate the correlation between the implementation of these regulations with the actual
damage suffered by such buildings during a real event. Among the various parameters that can then
be hypothesized and used to estimate vulnerability, we will show a method to determine the year of
construction of each single building, often not available with certainty at least on a nationwide scale.
From this information, estimated for each single building in the center of the city of Aquila, the possible
correlation will be evaluated with the actual damage recorded for the same buildings after the
known magnitude 5.9 event of April 6, 2009 (Cheloni et al., 2010; Locati M. et al., 2011).
Keywords: L’Aquila, Earthquake, Vulnerability, open source, GIS.
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