Perché un testo mirato a raccogliere e presentare riflessioni, spunti, analisi, descrizioni e valutazioni che Pietro Clemente ha espresso nel tempo riguardo alla museografia etnografica? Perché riproporre testi legati a tempi e vicende trascorsi? Perché quelle riflessioni e analisi arricchiscono il contemporaneo, aiutandoci a comprendere il perché di molti degli attuali esiti, delle conquiste e degli arretramenti della museografia etnografica. I saggi raccolti nel volume percorrono un arco di tempo che va dal 1982, con i testi raccolti in Graffiti di museografia antropologica italiana (Clemente 1996), a Il terzo principio della museografia del 1999 (Clemente - Rossi), al 2008 con Grotte, foreste e artisti primitivi nel museo di Quai Branly a Parigi, che vide lo svilupparsi di una stagione in cui i musei etnografici e la comunità dei suoi protagonisti tentavano la costituzione di reti e l’apertura di un confronto di esperienze per una nuova museografia etnografica in Italia, attenti alle comunità e ai territori.
Professore
di Antropologia Culturale presso l’Università di Firenze in pensione, già
docente nelle Università di Siena e di Roma, è Presidente onorario della
Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici (SIMBDEA);
presiede il comitato scientifico della Fondazione Museo Guatelli, è membro
della giuria del Premio Silvia dell’Orso, membro della redazione della rivista
Lares e della rivista Antropologia Museale, è autore di saggi su tematiche
della cultura popolare, dei musei, della storia dell’antropologia. Ha ricevuto
il Premio Cocchiara per gli studi demoetnoantropologici per il 2018 e il Premio
Nigra alla carriera nel 2022. Tra gli scritti recenti: Le parole degli altri.
Gli antropologi e le storie della vita (Pacini, 2013). È Presidente
dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea ISRSEC
“Vittorio Meoni”.
Antropologo,
Architetto, Direttore del Museo Ettore Guatelli (Ozzano Taro-Parma) già
direttore del Museo Degli Usi e Costumi delle Gente di Romagna (Santarcangelo
di Romagna), è docente di Expografia etnografica presso la Scuola di
Specializzazione Beni DemoEtnoAntropologici dell’Università di Perugia.
Coordinatore del Laboratorio Permanente di Etnografia della Cultura Materiale
Università di Perugia, conduce il Laboratorio di Antropologia del paesaggio e
del patrimonio presso l’Università di Parma ed è componente dell’Osservatorio
Nazionale Patrimonio Immateriale UNESCO.
Se vuoi essere informato sulle nostre novità editoriali, registrati alla nostra newsletter!