Traiettorie, atmosfere, visioni, scritture, ritmi, giocatori: ruota attorno a sei parole, per altrettanti spettacoli, questo agile volume pensato per chi è interessato a un primo incontro con le questioni, concettuali e pratiche a un tempo, dello studio teatrale. A ogni parola corrisponde il racconto di una messa in scena, ripercorsa dall’autore mescolando i propri personali ricordi di spettatore con materiali drammaturgici, documenti d’archivio, immagini e notizie storiche. I sei spettacoli scelti vanno dal 2000 a oggi, facendo così muovere il lettore dentro lo scenario contemporaneo: il presente è inteso come punto di partenza per affrontare – con opportune aperture storico-teatrali – certe specificità del linguaggio scenico nel nostro mondo dominato dai media. È anche un modo per riconoscere con maggior chiarezza i valori dell’esperienza teatrale, come effimero e memorabile incontro tra corpi vivi in un tempo e in uno spazio. Infinites di Luca Ronconi, Papperlapapp di Christoph Marthaler e Anna Viebrock, L’opera da tre soldi di Bob Wilson, Radio Clandestina di Ascanio Celestini, Il panico di Rafael Spregelburd e Remote X di Rimini Protokoll sono i sei spettacoli scelti, per sei racconti che disegnano anche un pezzo della geografia attuale del teatro occidentale, facendo viaggiare il lettore tra Europa e Americhe, nella concretezza dei teatri, degli spazi e delle città: Milano, Avignone, Reggio Emilia, Pavia, Buenos Aires, Berlino…
INDICE
Pedini Giacomo
Giacomo Pedini divide il suo impegno tra la scena e lo studio. Insegna a contratto Storia della regia e Istituzioni di regia al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Ha scritto saggi sul teatro dal Rinascimento al Novecento e curato una collana di drammaturgia contemporanea (Linea, Luca Sossella editore). Attualmente è direttore artistico di MittelFest, ma ha a lungo lavorato come dramaturg per alcuni dei principali teatri italiani.