Famiglia monastica. Prassi aggregative di isolamento
Oggetto di questo volume è un’indagine sulla comunità monastica, da intendersi come forma aggregativa di soggetti, monaci e monache, legati da una comune finalità ascetico-devozionale che si traduce in pratiche operative della quotidianità. Sulla base di alcuni casi concreti, situati in luoghi e tempi anche molto distanti, si è scelto di rileggere i gruppi monastici alla luce della categoria interpretativa di “famiglia”, modello storico-antropologico indicante una componente delle diverse tipologie di società e, al tempo stesso, espressione utilizzata dagli attori sociali per definire la loro scelta di vita religiosa e le relazioni che scaturiscono da essa.
INDICE
Prefazione di Danièle Hervieu-Léger - esperienze monastiche e logiche famigliari. Un’ipotesi di ricerca - il santo musulmano come padre di famiglia - Ahl al bayt: Maometto e la “gente della casa” come ideale famigliare nel sufismo contemporaneo - legami carnali e spirituali nel monachesimo cristiano antico (IV-Vii secolo) - «Gli scandali di casa non si mostrano» Uno studio sul lessico familiare nel Buddhismo cinese tra fratellanza, pietà filiale e culto degli antenati -il doppio matrimonio - esiste una vita “fuori parentela”? I monaci taoisti in Cina - Monaci e Famiglie nel XXI secolo. Un’analisi sociologica di alcune esperienze contemporanee di neo-monachesimo nel nord-ovest d’Italia - famiglia monastica. Costruzione di corpi e di campi sonori.
Giorda Maria Chiara
Sbardella Francesca
E' docente in scienze storico-religiose e in discipline
demo-etno-antropologiche all’Università degli Studi di Bologna, con particolare
attenzione all’ambito cattolico europeo. Dopo il Diplôme d’Études Approfondies
(DEA) inAnthropologie sociale et histoire de l’Europeall’École des Hautes
Études en Sciences Sociales, ha conseguito il dottorato inStudi religiosi:
scienze sociali e studi storici delle religionipresso l’Università di Bologna
in cotutela con EHESS. Insegna presso la Scuola di specializzazione in Beni
demoetnoantropologici di Perugia e presso l’Istituto Superiore di Scienze
Religiose di Vicenza (ISSR).Con M. Turci dirige il Laboratorio permanente di
Etnografia della cultura materiale (LAECM) e partecipa al Laboratoire
d’Anthropologie et d’Histoire de l’Institution de la Culture di Parigi (LAHIC).
Per Pàtron dirige con Fabio Dei la collanaAntropologia delle religionie con
Daniele Parbuono e Mario Turci la collanaHeritage. Antropologia, musei,
paesaggi.Tra le sue pubblicazioni:Antropologia delle reliquie. Un caso
storico(Morcelliana, Brescia 2007),Abitare il silenzio. Un’antropologa in
clausura(Viella, Roma 2015).