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Pensare le occupazioni come spazi del comune

Di Feliciantonio Cesare
Articolo Immagine
ISSN:
2385-0825
Rivista:
Annali del dipartimento di metodi e modelli per l'economia il territorio e la finanza
Anno:
2016
Numero:
2
Fascicolo:
ANNALI DIP. METODI E MODELLI N. 2/2016

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Il contributo analizza il ritorno della pratica delle occupazioni a Roma in seguito all’acuirsi degli effetti della crisi economica e dell’adozione delle politiche di austerità. La tesi principale sostenuta è che tali iniziative che coinvolgono gli “espulsi” dal sistema di welfare (Sassen, 2015) non hanno rivendicazioni settoriali ma sono spazi del comune. A tal proposito il contributo si fonda su una critica del modello proposto recentemente da Pruijt (2013) in relazione a tre aspetti: la scelta delle categorie tracciate; gli attori che danno vita a tali iniziative; le rivendicazioni portate avanti attraverso una pratica eminentemente spaziale.

The paper analyses the re-emergence of squatting initiatives in Rome as a response to the worsening effects of the current crisis and the adoption of austerity policies. The main argument is that these initiatives are realized by those “expelled” from the welfare system and do not address sectorial claims since they represent spaces of the urban common. The paper therefore challenges the model recently proposed by Pruijt (2013) as respect to three points: the categories themselves; the actors realizing these initiatives; the claims addressed through a spatial practice.