Banner OpenAccess

Evolutionary behaviour of the Tessina landslide

Cola Simonetta Gabrieli Fabio Marcato Gianluca Pasuto Alessandro Simonini Paolo
Articolo Immagine
ISSN:
0557-1405
Rivista:
Rivista Italiana di Geotecnica
Anno:
2016
Numero:
1
Fascicolo:
Rivista Italiana di Geotecnica N. 1/2016

Acquisto digitale

Acquista:

€ 26.00

Evoluzione della frana del Tessina 
La frana del Tessina è una frana complessa attiva da più di 50 anni nella regione dell’Alpago (Belluno, Italia). La sua evoluzione, tipica dei movimenti franosi che si verificano nelle formazioni Terziare di Flysch, è caratterizzata dalla formazione di frane rototraslazionali medio-grandi, che si verificano con cadenza elevata e si trasformano in colate di fango e terra che mettono a rischio le valli sottostanti. Nelle ultime decadi, la frana è stata intensamente studiata e monitorata allo scopo di meglio comprendere i suoi meccanismi evolutivi e adottare le più idonee strategie di mitigazione del rischio. L’articolo presenta alcuni dati raccolti mediante due diversi sistemi di monitoraggio continuo, recentemente installati nell’area. Il primo sistema misura la pressione dell’acqua interstiziale e gli spostamenti in un settore laterale avente un ruolo cruciale per la stabilità dell’intera area; il secondo è un nuovo sistema fotografico, che cattura immagini digitali del bacino superiore con cadenza giornaliera, allo scopo di valutare i meccanismi di formazione delle colate nella zona interessata dai movimenti roto-traslazionali. Le osservazioni raccolte fino ad ora permettono di capire come cambiano le condizioni di stabilità delle diverse porzioni della frana, oltre a fornire importanti informazioni sul processo di formazione delle colate, informazioni necessarie per valutare la fattibilità e l’efficacia di possibili lavori di mitigazione da realizzare in futuro. Infine, grazie ai dati raccolti nel settore laterale è stato proposto e calibrato un nuovo modello “a scatola chiusa” per la predizione dei movimenti del settore monitorato: i suoi risultati sono confrontati con quelli di un modello viscoso molto spesso utilizzato per l’analisi della mobilità delle frane lente.

The Tessina Landslide, a complex movement which has been active for over the past 50 years in the Alpago area of Belluno (Italy), was triggered in October 1960. As it is typical of Tertiary Flysch formations, its evolution has been characterized by periodical medium-large roto-translational slides in the source area evolving into earthflows, often jeopardizing the safety of the lower valley. Both the landslide and earth flows have been extensively monitored and studied over the past few decades. The main aim is a better understanding of their evolution mechanisms and the selection of appropriate mitigation strategies to reduce risk to the valley below. This paper presents data recorded by two real-time monitoring systems that have recently been installed in the area. The first system measures groundwater pressure and the displacements in a lateral section of the landslide that plays a crucial role in the stability of the entire area. The second, a new photogrammetric-based system which daily photographs the upper basin affected by the roto-translational movements, will permit us to evaluate the mechanisms triggering the earth flows. The data collected until now at the site have made it possible to better understand the stability of the various sections as well as the processes involved in earth flow formation. This information will make it possible to evaluate the effectiveness of future mitigation measures. Finally, a new black-box model that will predict the mobility of the lateral section of the landslide has been developed, and its performance has been compared to that of a viscous model commonly used to analyse slow-moving landslides. Keyword: earth-flow, creeping landslide, Flysch formation, monitoring, digital image.