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Diverse stazioni della linea Metro di Brescia si presentano ai viaggiatori con un nuovo concetto di vivere lo spazio sotterraneo. L’articolo vuol mettere in rilievo il criterio che ha guidato il progettista per portare l’illuminazione naturale con grandi lucernari e finestroni a livello di banchina a profondità di 25 metri per poter dare nuove sensazioni all’utente facendogli vivere una nuova dimensione sinora sconosciuta nel nostro paese. Esempi di questo genere sono in funzione da diversi anni all’estero, come a Copenhagen, principale fonte ispiratrice per la validità e funzionalità del sistema messo in atto. Tutte le stazioni sono dotate di scale mobili e fisse, ascensori a pareti trasparenti e prive di corridoi o angoli bui, affinché siano più facilmente controllabili con le telecamere di sorveglianza. Le banchine sono dotate di barriere di sicurezza con porte che si aprono solo all’arrivo dei treni, essendo una linea driverless, cioè senza conducente, di tipo leggera e automatica, tutto visibile dalla sala controllo. Si è operata la scelta di non installare i tradizionali tornelli ed è possibile lasciare le biciclette negli appositi spazi di parcheggio all’interno delle stazioni, così come portarle con sé sul treno. È prevista la presenza di steward sui convogli, sia per dare informazioni ai passeggeri che per controllare i titoli di viaggio.
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