Banner OpenAccess

la scrittura del comprar libri in un archivio nobiliare parmense

Pettoello Alberta
Articolo Immagine
ISSN:
2240-3604
Rivista:
TECA
Anno:
2013
Numero:
3
Fascicolo:
TECA N.3/2013

Acquisto digitale

Acquista:

€ 14.00

Nel secolo dei Lumi, insieme con l’accrescimento delle raccolte librarie e con la necessità di meglio definire i criteri bibliografici e biblioteconomici ad esse sottesi, si osserva la proliferazione di una specifica tipologia di scritture private. Esse riguardano i libri, oggetto di compravendita, rendicontazione e catalogazione nell’ambito dell’allestimento di biblioteche, pubbliche o private. Lo si può osservare nel caso dei Sanvitale di Parma, famiglia tra le più in vista dell’entourage borbonico, fautrice di una pregiata raccolta libraria, attualmente dispersa. Dall’analisi di documenti estratti dall’archivio nobiliare, emerge una varietà scrittoria circostanziata a documentare la rilevanza assunta dell’oggetto-libro presso i suoi possessori e quanti furono coinvolti nel «comprar libri» dei conti parmigiani.

In the age of Enlightenment, together with the growth of book’s collections and with the need of a better definition of bibliographical criteria underneath, a specific type of private writings is going to proliferate. Books are involved as matter of statement, registration and cataloguing while organizing libraries, whether public or private. It’s most clear in the case of one of the most important families at the Bourbon court: the Sanvitale from Parma. They arranged an outstanding library, now dispersed. By analyzing some documents from their private archive, it comes up a writing variety wich stresses the relevance of the book as object for their possessors and all those involved in the «comprar libri» of Parmesan counts.