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Scritture canossane

Rinaldi Rossella
Articolo Immagine
ISSN:
2612-3266
Rivista:
Matildica
Anno:
2018
Numero:
I
Fascicolo:
MATILDICA I-2018

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La consistenza della documentazione superstite dei Canossani, dalla metà del secolo X all’anno 1115, è certamente un dato significativo. Si stima che nel complesso gli esemplari possano sfiorare le quattrocento unità, una cifra comprensiva di atti originali e autentici, di copie di diversa natura, di atti notarili falsi oppure interpolati. I falsi accertati non sono numerosi – intorno alle due decine – prevalendo nettamente i documenti autentici, originali e copie. Negli anni di Beatrice e di Matilde la produzione fu particolarmente abbondante. Sul piano problematico il saggio segnala la duplice necessità di far luce su possibili modalità di conservazione domestica e dinastica del patrimonio documentario e sulla trasmissione (traditio) dello stesso. In riferimento alla traditio viene proposta la lettura critica di un gruppo di transazioni fondiarie di Adelberto Atto, giunte in copie seriali del sec. XII, e di una conferma di beni e giurisdizioni al monastero di Brescello eseguita da Matilde nel 1099; questo esemplare, sospetto di falsità, mostra a fianco della contessa Guido Guerra: è l’unica circostanza in cui il conte guidingo viene riconosciuto facus adoptivus filius. 

Parole chiave: Approccio critico (documenti), Manipolazioni (documentari), Manoscritto (traditio), Guido Guerra I (Conte), Adozione (figlio). 

Canossa files

The amount of the surviving documentation of the Canossani, from the mid-10th century to the year 1115, is certainly significant. It has been estimated that, on the whole, we can count on just about four hundred items, a number which includes original and authentic documents, various copies of notarized documents, fake or interpolated. Real fakes amount to just a few, about twenty – authentic, original documents and copies clearly prevailing. Documents were particularly abundant during the time of Beatrice and Matilda. Regarding documentary issues, the paper reports the twofold need to shed some light on domestic and dynastic preservation of documentary heritage and on its transmission (traditio). In reference to the traditio in my paper I suggest a critical reading of documents dealing with land transactions by Adelberto Atto, which have reached us in copies of the XIIth. century, and of a document confirming goods and jurisdictions to the monastery of Brescello by Matilda in 1099. This item, suspected to be fake, shows alongside the Countess Guido Guerra: it is the only circumstance in which the Count of the Guidi family is recognized factus adoptivus filius. 

Keywords: Critical approach (documents), Manipulations (documentary), Manuscript (traditio), Guido Guerra I (Count), Adoption (son).