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Il giglio e la mezzaluna. Strategie di logoramento. ‘Infedeli’ e fuoriusciti al servizio della Francia nelle Guerre di Italia (1536-1558)

Rabà Michele Maria
Articolo Immagine
ISSN:
2279-9583
Rivista:
Rivista di studi militari
Anno:
2014
Numero:
3
Fascicolo:
Rivista di studi militari N. 3/2014

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La competizione militare tra Asburgo e Valois in Italia, lungi dall’esaurirsi con la sconfitta francese a Pavia (1525), vide – nel ventennio tra il 1536 e la pace di Cateau-Cambrésis – le potenze in lotta per il predominio in Europa misurarsi nella Penisola in una competizione fondata eminentemente sulla ricerca del consenso di gruppi sociali e di interesse militarmente rilevanti e dell’unità di intenti con le potenze, regionali o imperiali, operanti nello scacchiere italiano. L’impossibilità di concludere il conflitto con una sola ‘giornata’ campale – sia per le dimensioni dello scontro, articolato in una miriade di scacchieri e scenari minori, sia per il prevalere della tecnologia difensiva su quella offensiva – attribuì un peso decisivo alla resistenza al logoramento delle risorse disponibili per la guerra, vero elemento chiave per la vittoria, rendendo indispensabile il coinvolgimento nello sforzo bellico di tutti quei soggetti capaci di mettere in campo risorse economiche e relazionali spendibili sul piano politico e militare. L’alleanza con la Sublime porta e con i pirati mori ed il contributo di quei magnati italiani che la ‘sistemazione’ asburgica degli equilibri peninsulari aveva messo in minoranza nelle rispettive ‘patrie’ locali costituirono dunque un momento fondamentale dello sforzo offensivo francese in Italia, tale da imporre ai ministri asburgici ed agli alleati regionali dell’Impero un considerevole dispendio di energie e risorse, sia sul piano economico che su quello, fondamentale, del consenso delle élite locali e della base sociale. PAROLE CHIAVE: Asburgo - Valois - Impero ottomano - Guerre d’Italia - Fuoriuscitismo italiano

In the twenty years between 1536 and the Peace of Cateau-Cambrésis, the militaty competition between Habsburgs and Valois in Italy, far from being exhausted with the French defeat at Pavia (1525), involved the two powers in an even harder struggle for hegemony in the Peninsula. The inability to end the conflict with a single battle, the size of the struggle – divided into a cluster of smaller theaters of war and local scenarios – and prevalence of defensive technology on the offensive made resistance to attrition of available resources for war a key factor to win. Involvement in the war effort of all actors able to grant economic and relational means became also essential. The alliance with the Ottoman Empire and the Moorish pirates and the contribution of Italian Fuoriusciti constituted therefore a crucial device in the Valois management of war in Italy, as they required to Habsburg ministers and regional allies a considerable expenditure of energies and resources. KEYWORDS: Hasburg - Valois - Ottoman Empire - Italian wars - Italian Fuoriuscitismo