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Il saggio prende in esame la successione di rotture ed assestamenti che interessò gli equilibri di
forza tra le potenze – peninsulari e ‘straniere’ – coinvolte a vario titolo nella politica italiana tra il
1494 e il 1559. Attraverso il ricorso alle riflessioni di osservatori coevi – e in particolare degli scritti
di Francesco Guicciardini – e ad una aggiornata bibliografia di studi contemporanei, si mostrerà
come la battaglia di Pavia, più che sancire di fatto l’egemonia asburgica nello scacchiere italiano,
mutò la percezione che del ruolo di Carlo V nella politica peninsulare ebbero gli establishment
regionali signorili. Con la sconfitta e cattura di Francesco I di Valois, quello che sino ad allora aveva
tenuto a presentarsi come un signore italiano tra gli altri – indiscutibilmente assai potente, ma
non tanto da potere aspirare ad una incontrastata egemonia – apparve come il candidato più
credibile ad istituire nella Penisola, più che una supremazia alternativa a quella francese, una vera e propria monarchia, fondata sul suo diritto di Sacro romano imperatore (e quindi di re d’Italia),
sulle risorse finanziarie dei suoi regni, sulla potenza e autorevolezza dei suoi ministri, sul consenso
di cui godeva la causa asburgica presso le élite territoriali patrizie e feudali.
Parole chiave: Asburgo – Valois – Battaglia di Pavia – Guerre d’Italia – Francesco Guicciardini
The essay examines the succession of breaks and adjustments that affected the balance of
power between local and foreign actors involved in the Italian Wars between 1494 and 1559.
Observations by contemporary chroniclers – with particular regard to Francesco Guicciardini –
and an updated bibliography of contemporary studies allow the essay to show how the battle
of Pavia, more than enshrine in fact the Habsburg hegemony in the Italian arena, changed the
regional Italian establishments’ perception of Charles V role in Peninsular politics. With the defeat
and capture of Francis I of Valois, what until then had been considered an Italian sovereign among
others – undoubtedly very powerful, but not so much to be able to aspire to undisputed hegemony
– appeared as the most credible candidate to establish in Peninsula, rather than an alternative
leadership to the French one, a real monarchy, based on his right as Holy Roman Emperor (and
King of Italy), on the financial resources of his kingdoms, on the power and authority of his ministers,
on the consensus enjoyed by the Habsburg cause among the local élites.
Keywords: Habsburg - Valois - Battle of Pavia - Italian wars - Francesco Guicciardini
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