All'interno della società italiana l'immigrazione è da alcuni anni al centro di un complesso dibattito, fra i cui punti nodali emerge con forza la necessità, e al tempo stesso la difficoltà, di favorire l'integrazione dei numerosi migranti laboriosi che concorrono alla presentazione del benessere acquisito dalle popolazioni locali. Uno snodo problematico che emerge soprattutto a livello dei sistemi territoriali, dove gli enti locali sono chiamati all'elaborazione delle politiche sociali più appropriate. La ricerca di Angela Giardini esamina, alla luce del paradigma della territorialità, l'articolazione di tali politiche nella provincia di Bologna e in Emilia Romagna a partire dal 1990, con particolare attenzione ai campi della salute, del lavoro e dell'abitazione. Il confronto fra gli indirizzi generali enunciati e le prassi attivate localmente evidenzia alcuni punti critici, che contribuiscono a rendere incompiuto l'orientamento incusivo della normativa regionale. Molti bisogni primari delle popolazioni immigrate restano in attesa di una efficace risposta, come evidenziato da un'indagine esplorativa che l'autrice ha compiuto presso le associazioni degli immigrati del bolognese, che contribuisce a far luce sulle dinamiche che questi attori locali mettono in atto per contrastare la propria marginalità.