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Il saggio propone l’analisi della spazialità della Romagna e della valle del Serchio in riferimento
alle descrizioni dei luoghi delle due aree geografiche fornite dalle poesie di Myricae, Canti
di Castelvecchio, Primi e Nuovi Poemetti, Odi e Inni. L’obiettivo è mostrare come l’organizzazione
dei dati visivi del paesaggio poetico sia funzionale a una strategia di rappresentazione
dello spazio, declinata attraverso l’uso ricorsivo di precise tecniche di descrizione. Dai testi
emergono due diverse idee di spazialità caratterizzanti le due macroaree: da una parte la rappresentazione
entropica del paesaggio onirico-memoriale romagnolo, tendente alla frantumazione
del nucleo scenico; dall’altra la struttura compatta e organica dell’impianto descrittivo del paesaggio
toscano.
Parole chiave: Spazialità, paesaggio, Romagna, Valle del Serchio, cronotopo.
Romagna and Serchio valley in the speciality of Giovanni Pascoli poetry: This essay deals with
a spatial analysis of Romagna and Serchio valley according to the descriptions of places of the
two geographical areas included in Myricae, Canti di Castelvecchio, Primi and Nuovi Poemetti,
Odi e Inni. The aim is to show how the arrangement of the visual data of the poetic landscape
is functional to a spatial representation characterized by the constant use of specific methods
of description. Two different ideas of spatiality, related to the two macro-areas, emerge from
the texts: on one side, the entropic representation of the dreamlike and memorial landscape of
Romagna, tending to the shattering of the scenic core; on the other side, the solid and systematic
construction of the descriptive structure of the Tuscan landscape.
Keywords: spatiality, landscape, Romagna, Valle del Serchio, chronotope.
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