Il tempo atmosferico è un input non monetario ed altamente variabile per la produzione agricola. In questo lavoro si è tentato di valutare l’influenza delle variabili atmosferiche sulla resa della curcuma. Per fare ciò per il periodo dal 1979- 1980 al 1999-2000 si sono raccolti dai registri ufficiali i dati di produzione di curcuma espressa in sostanza secca (kg ha-1) e le variabili meteorologiche relative, costituite da temperatura massima e minima (Tmax, Tmin), pioggia (RAIN), umidità relativa massima e minima (RHMAX, RHMIN), radiazione solare globale (RADN), ore di pieno sole (SUNS), velocità del vento (WIND) ed evaporazione (EVPN). Fra i dati di resa e le variabili meteorologiche settimanali si è eseguita una regressione polinomiale di secondo grado con l‘obiettivo di modellare il fatto che il tempo atmosferico varia gradualmente durante l’arco di vita della coltura e di conseguenza varia anche la risposta alle diverse variabili meteorologiche considerate. Nello specifico si è individuata una risposta produttiva negativa per TMAX, SUNS, WIND e EVPN durante tutto il periodo di crescita. La risposta produttiva a TMIN, RAIN e RADN è stata invece negativa durante le fasi di primo sviluppo e per tutte le fasi vegetative, per divenire poi positiva nelle fasi più tardive prossime alla maturazione. RHMAX e RHMIN hanno mostrato un’associazione lineare con influenza negativa nella fase di primo sviluppo seguita da un persistente effetto positivo durante le fasi vegetative e quelle riproduttive, fino alla maturità. In complesso lo studio ha offerto una stima sperimentale dei parametri di relazioni funzionali che pur nella loro estrema semplicità consentono di spiegare le variazioni di rendimento della curcuma in base alla variabilità meteorologica. Parole chiave: modelli di produzione, Curcuma longa, spezie.