Lo scopo dello studio è di verificare il metodo di Priestley-Taylor (P-T) per la valutazione dell’evapotraspirazione di riferimento nel territorio Italiano utilizzando come base l’equazione standardizzata ASCE di Penman-Monteith (ASCE). In questo studio sono state utilizzate le medie mensili derivate dai dati climatici medi giornalieri del periodo 1950-2000. L’analisi è stata eseguita sulla variazione spaziale della differenza stagionale tra ASCE e P-T utilizzando il valore tipico 1.26 per il coefficiente di advezione apt. La copertura della superficie del territorio Italiano, con una differenza accettabile di ± 10%, utilizzando apt = 1.26, è stata di 24,9% in primavera, 41,4% in estate, 34,3% in autunno e 11,9% in inverno. Il calcolo di apt è stato effettuato utilizzando il metodo ASCE ed i risultati hanno mostrato un’elevata variazione spaziale e temporale del coefficiente. L’analisi di regressione ha mostrato che oltre il 90% della variabilità spaziale dell’apt stagionale è spiegata dalla variabilità spaziale del deficit di pressione di vapore DE (correlazione positiva). Il tasso di apt per unità di DE (pendenza della retta di regressione) è stato trovato significativamente differente tra le stagioni ed è stato correlato negativamente alla radiazione solare netta e di conseguenza alla temperatura. Le tendenze generali riscontrate per il coefficiente apt hanno portato alla conclusione che gli ambienti più freddi e asciutti tendono ad aumentarne il valore, in quanto caratterizzati da una bassa radiazione netta e una pressione di vapore alta. Parole chiave: Priestley-Taylor, ASCE Penman-Monteith standardizzato, coefficiente di advezione, GIS, Italia.