Studi hanno dimostrato che le dimensione dell’impronta di un singolo sistema di correlazione turbolenta (EC) può non fornire misure rappresentative alla scala di campo nel caso di vegetazione sparsa, mentre la scintillometria, grazie alla sua maggiore impronta, potrebbe essere più adatta a questo scopo. Tuttavia, quest’ultimo approccio si basa sulla teoria di similitudine atmosferica di Monin-Obukhov (MOST) che è strettamente valida solo nel sub-strato inerziale. Obiettivo di questo lavoro è la conferma sperimentale dell’affidabilità delle misure di uno scintillometro laser a doppio fascio (DBLS) in corrispondenza di un oliveto, mediante il confronto con le misure acquisite da due sistemi EC durante i mesi estivi e autunnali dal 2007 al 2009. I risultati mostrano che il DBLS sottostima i flussi di calore sensibile e quantità di moto del 15-20% quando vengono adottate le classiche procedure di calcolo. È stato quindi testato un nuovo metodo di stima dei flussi di calore sensibile basato sull’aggiunta di una misura della velocità del vento ad un singola altezza, ottenendo stime in migliore accordo con le misure EC, con differenze nell’ordine di 30 -40 W m-2. Parole chiave: evapotraspirazione, misure micrometeorologiche, piante alte sparse, Olea europaea.