Geografia del testo, cartografia del mondo. C’è come una
segreta osmosi tra lo spazio e la scrittura di Claudio Magris, nel susseguirsi
inesausto di macro e microcosmi, sullo sfondo di una costellazione mobile in
cui i luoghi divengono i punti fermi di una irriducibile complessità. Il
presente volume intende proporre una ricognizione in merito all’atlante dello scrittore
triestino, segnatamente alla produzione narrativa e saggistica, al fine di
tracciare i perimetri di una mappa letteraria che sollecita inedite riflessioni
e piste di studio: dalla rappresentazione del corpo e le sue intersezioni col
paesaggio; al rapporto, secondo le prospettive dell’ecocriticism, tra la
Letteratura e la crisi ambientale; dalle presenze animali, alla polifonia
descrittiva. L’atlante, dunque, come matrice poetica e creativa: il punto di accesso
alle possibilità immanenti di un reale che, per lo scrittore, finisce per farsi
più bizzarro della finzione.
INDICE
Salvadori Diego
E’ Dottore di Ricerca in Letterature Comparate. I suoi studi
si sono focalizzati soprattutto sui rapporti tra letteratura e ambiente, Animal
Studies, Studi di Genere e scritture autobiografiche. Tra le sue pubblicazioni:
Il giardino riflesso. L’erbario di Luigi Meneghello (Firenze University Press,
2015), Luigi Meneghello. La biosfera e il racconto (Firenze University Press,
2017), Camille Mallarmé. La scrittura senza volto (Florence Art Edizioni,
2019).