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Iconografia di Matilde di Canossa negli antichi Stati estensi

Martinelli Braglia Graziella
Articolo Immagine
ISSN:
2612-3266
Rivista:
Matildica
Anno:
2020
Numero:
III
Fascicolo:
MATILDICA III-2020

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Le raffigurazioni di Matilde nel ducato estense (secc. XVI-XIX), nelle loro varianti iconografiche, sono esemplari del radicamento del mito della contessa, rafforzato dalla sua presunta parentela con la Casa d’Este. Compare fra gli “antenati ferraresi” nel ciclo voluto fra il 1627 e il 1628 da Cesare, primo duca del ramo modenese; accanto a Guelfo V nell’Irnerio che spiega il Codice di Giustiniano, dipinto nel 1641 da Jean Boulanger nel Palazzo Ducale di Sassuolo; come “Amazzone” della Chiesa nella statua di Lattanzio Maschio, del 1663, nel Pantheon Estense di Sant’Agostino a Modena (1663). Nella Restaurazione austro-estense, la memoria di Matilde è rinverdita in chiave di romanticismo storico nei bozzetti e negli studi del pittore modenese Adeodato Malatesta, finalizzati alla perduta tela della Dedizione di Enrico IV a Gregorio VII, commissonatagli dal duca Gallarati Scotti di Milano. 

Parole chiave: Iconografia matildica; Jean Boulanger; scultura barocca; Adeodato Malatesta. 

The Iconography of Matilda of Canossa in the Ancient Este Dukedom

Depictions of Matilda in the Dukedom of Este (XVI-XIX cent.), in their iconographic variants, are specimens of the rooting of the countess’s myth, reinforced by her alleged kinship with the Casa d’Este. She appears among the “Ferrarese ancestors” in the cycle created between 1627 and 1628 for Caesar, the first duke of the Modena - Este branch, next to Welf V in Irnerio explaining Justinian’s Codex, painted in 1641 by Jean Boulanger, in the Ducal Palace of Sassuolo; as an “Amazon” of the Church in the statue of Lattanzio Maschio, dated 1663, in the Estense Pantheon of St. Augustine in Modena. During the Austro-Estense Restoration, Matilda’s memory is refurbished, according to the prevalent historical romanticism, in the sketches and studies of the Modenese painter Adeodato Malatesta, made to accomplish the lost canvas of Henry IV’s Dedication to Gregory VII, commissoned to the artist by Duke Gallarati Scotti of Milan. 

Keywords: Matilda’s iconography; Jean Boulanger, Baroque sculpture, Adeodato Malatesta.