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Esperienze acquisite in sei anni di
monitoraggio della suzione nella frana
di scivolamento a Slano blato
Lo smottamento di Slano blato è una delle frane di scivolamento
più antiche, più grandi e attive della Slovenia e interessa un
volume superiore a un milione di metri cubi. Nella sua fase più
recente, nel novembre del 2000, si è attivata una grossa colata di
terreno sciolto e detriti sulla cui superficie, nell’estate del 2003, è
stata rilevata una crosta secca, attestante l’inizio del processo di
essiccamento e di desaturazione della massa colata. Nel 2007 sono
stati individuati tre siti rappresentativi, dove sono stati collocati
strumenti dotati di sonde tensiometriche, per meglio comprendere la
variazione di suzione all’interno della massa della colata e i processi
di essiccamento-assorbimento dell’umidità. Inoltre, si è proceduto
a prelevare una serie di campioni di terreno per poi analizzarli
in laboratorio e determinare così la curva di ritenzione idrica e
il comportamento volumetrico del terreno durante il processo di
essiccamento.
L’esito del programma di monitoraggio, durato sei anni, ha
evidenziato la necessità di periodi umidi prolungati per poter
assistere alla suzione della massa costituita da colata di terreno
sciolto e detriti. Una riduzione tempestiva della suzione è stata
rilevata in profondità fino a 1 metro, in occasione di piogge
episodiche in periodi di elevata suzione, un indizio, questo, della
diffusione di fessure da essiccamento sino alla profondità delle
sonde tensiometriche. Dai risultati del monitoraggio e dalle rispettive
misurazioni di laboratorio è stato possibile concludere che la
variazione di suzione non è il risultato del processo di desaturazione
quanto piuttosto della deformazione volumetrica (ad es. ritiro del
terreno).
The Slano blato landslide is one of the oldest, largest and most active landslides in Slovenia, with a volume of more than one million cubic metres. In its recent history, a large earthflow was triggered in November 2000, and in summer 2003 a dry crust was observed on the surface of the earthflow for the first time, indicating the start of the drying out and de-saturation of the earthflow masses. In order to better understand the suction variation inside the earthflow body and the drying–wetting processes, three representative locations were instrumented with suction probes in 2007. Soil samples were also taken for laboratory determination of the soil water retention curve and volumetric behaviour during drying. The results of the 6 year monitoring program showed that only prolonged wet periods change the suction in the earthflow body. A sudden decrease in suction was observed in the case of depths of up to 1.0 m during rainfall events in high suction periods, indicating the propagation of desiccation cracks to the depth of the suction probes. From the results of the monitoring and of corresponding laboratory measurements it was concluded that suction variation is not the result of de-saturation, but rather of volume deformation (i.e. shrinkage).
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