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Francesco Calzolari e il Museo Scientifico

Boni Laurita
Articolo Immagine
ISSN:
0028-0658
Rivista:
Natura & Montagna
Anno:
2022
Numero:
1
Fascicolo:
Natura & Montagna N. 1-2/2022

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Verona vanta una storia interessante nel campo dei musei scientifici e degli studi naturalistici, rara in città prive di lunga tradizione universitaria, e ciò è dovuto alla presenza di alcuni studiosi che nel corso dei secoli hanno fatto da traino per numerosi discepoli. Il primo ad occuparsi di studi naturalistici fu Francesco Calzolari (1522-1609), speziale alla Campana d’oro. Da giovane seguiva il padre nella raccolta “dei semplici” sul monte Baldo e questa attività, unita alle dotte conversazioni che seguiva nella spezieria paterna e alla fitta corrispondenza che manteneva con i maggiori naturalisti della sua epoca, tra cui anche Ulisse Aldrovandi, lo spinsero a raccogliere e ad esporre al pubblico tanti diversi reperti formando così, prima del 1554, una prima forma di museo scientifico. Purtroppo conosciamo il museo solo attraverso la testimonianza di Aldrovandi: il figlio Angelo morì giovane sul monte Baldo, il nipote morì di peste e il museo venne disperso ma il seme era stato gettato e altri musei sorsero a Verona fino a confluire nell’attuale Museo Civico di Storia Naturale.