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Sperimentazione partecipativa per il mais: prima esperienza in Italia

Redaelli Rita Valoti Paolo Balconi Carlotta De Santis Giuseppe Bussi Bettina Bocci Riccardo
Articolo Immagine
ISSN:
1591-0695
Rivista:
Analysis
Anno:
2021
Numero:
2
Fascicolo:
Analysis N. 2/2021

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Lo scopo del miglioramento genetico partecipativo (Participatory Plant Breeding, PPB) è quello di coinvolgere gli agricoltori nella caratterizzazione fenotipica dei materiali in selezione e nella loro valutazione in termini di adattamento ambientale e sostenibilità. Nell’ambito del Progetto MiPAAF “Risorse Genetiche Vegetali”, il CREA Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali - sede di Bergamo, in collaborazione con Rete Semi Rurali, ha avviato la prima esperienza in Italia di PPB per il mais. Nel 2017, un set di 173 diallelici ottenuti da incroci tra varietà locali italiane e straniere è stato distribuito a 38 aziende agricole locate in 12 regioni, seguendo un disegno sperimentale a blocchi incompleti. Gli stessi genotipi sono stati seminati a Bergamo in due repliche. I risultati raccolti dagli agricoltori hanno consentito di identificare i diallelici più adatti ai diversi areali di coltivazione, materiali che sono stati riproposti nel secondo anno (2018). L’utilizzo di genotipi tradizionali di mais per questo approccio ha destato interesse in un ampio numero di aziende, che si sono rese disponibili a proseguire la sperimentazione. Un altro risultato interessante di questa collaborazione è stata l’organizzazione di incontri tecnici di formazione con gli agricoltori. 


Parole chiave: mais, miglioramento genetico partecipativo, popolazioni. 


The aim of the Participatory Plant Breeding (PPB) is to involve farmers in the phenotypic characterization of the materials to be selected and in their evaluation in terms of environmental adaptability and sustainability. In the framework of the Project “Plant Genetic Resources”, funded by the Ministry of Agriculture, CREA Research Center for Cereal and Industrial Crops (Bergamo), in collaboration with Rete Semi Rurali (RSR), launched the first maize PPB experience in Italy. In 2017 a set of 173 populations derived from crosses among 25 Italian and foreign landraces was sown in 38 organic and low-input small farms located in 12 regions, following an alpha design with incomplete blocks. The same genotypes were sown in Bergamo according to a row-column design in two replications. The results collected by farmers allowed the identification of the most adapted materials for each environment, which were grown in the second year (2018). The use of traditional genotypes for this breeding approach raised a large interest among many farmers, who decided to continue to grow them. Another interesting output of this collaboration was the organization of technical and educational meetings with the farmers. 


Keywords: maize, participatory plant breeding, populations.