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Il Comitato Unico di Garanzia: mission, criticità organizzative e proposte di innovazione

Nicolì Antonio
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ISSN:
1591-0695
Rivista:
Analysis
Anno:
2020
Numero:
1
Fascicolo:
Analysis N. 1/2020

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Nelle amministrazioni pubbliche i Comitati unici di Garanzia sono stati introdotti con il compito di svolgere un importante ruolo di innovazione nei settori delle pari opportunità, della non discriminazione e del mobbing e altresì nel campo del benessere lavorativo del personale. Ma a fronte di un simile disegno di ingegneria istituzionale, si assiste nella realtà di tutti i giorni ad un quadro ben diverso, fatto di ostacoli, carenze e criticità di varia natura, che nell’insieme contribuiscono a rendere i Comitati unici di garanzia degli organismi scarsamente efficaci nel mettere in atto le loro funzioni primarie. Le stesse linee guida, adottate di recente in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di rafforzarne il ruolo e le funzioni, non sembrano raggiungere l’obiettivo che si prefiggono. Le principali criticità che allo stato è possibile riscontrare sono dovute, oltre che alla scarsità delle risorse e delle necessarie competenze, soprattutto al fatto che i Comitati Unici di Garanzia risentono dell’improprio assetto istituzionale definito dal legislatore. E infatti all’interno di ciascuna amministrazione il Comitato da un lato è chiamato a svolgere funzioni di controllo e di verifica dell’azione del vertice amministrativo e dall’altro, quale organo di garanzia, non è al tempo stesso collocato in una posizione di effettiva autonomia nei confronti degli organi di governo e di gestione dell’ente. Ciò nonostante è ugualmente possibile per il Comitato mettere in campo azioni idonee a favorire dei cambiamenti in positivo. In sede di conclusione, se ne indicano alcune. 

Parole chiave: Comitato Unico di Garanzia, pari opportunità, parità di genere, discriminazione, mobbing.