Monitoraggio delle attività di perforazione nell’offshore italiano tramite “black box” virtuali. 

Lo studio analizza i sistemi per il monitoraggio delle attività di perforazione nell’offshore italiano, alla luce dei requisiti contenuti nel recepimento della Direttiva 2013/30/UE, elaborata in seguito al disastro dell’impianto offshore Deepwater Horizon (2010). La legislazione italiana obbliga gli Operatori a predisporre un sistema di registrazione informatica che garantisca l’integrità, la disponibilità e il non ripudio dei dati relativi ai parametri tecnici di perforazione e di controllo del fango del pozzo, nel rispetto dei principi di riservatezza e responsabilità del dato, in ogni condizione. In Italia sono state realizzate delle “Black Box” virtuali, sistemi informatici accoppiati alle unità di Mud Logging dei cantieri di perforazione offshore, che consentono la trasmissione a terra in tempo quasi-reale di un sottoinsieme dei parametri di perforazione e la loro memorizzazione integrale e non manipo-labile su almeno due server distinti, ospitati presso le sedi operative degli Operatori. Tali sistemi sono stati progettati e realizzati in modo da garantire la sicurezza e l’inalterabilità della registrazione. 

Parole chiave: perforazione, petrolio e gas, monitoraggio perforazione, sicurezza offshore, archivio dati.