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Neutron imaging and digital volume correlation to analyse the coupled hydro-mechanics of geomaterials

Tudisco Erika Hall Stephen A. Athanasopoulos Stefanos Hovind Jan
Articolo Immagine
ISSN:
0557-1405
Rivista:
Rivista Italiana di Geotecnica
Anno:
2017
Numero:
4
Fascicolo:
Rivista Italiana di Geotecnica N. 4/2017
DOI:
10.19199/2017.4.0557-1405.060

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Analisi dell’accoppiamento idromeccanico nei geomateriali tramite imaging a neutroni e correlazione digitale di volumi. 

L’articolo presenta un nuovo approccio per la caratterizzazione dell’evoluzione e dell’accoppiamento tra deformazione e filtrazione nei geomateriali. Il metodo si basa su tre caratteristiche peculiari dei neutroni, vale a dire la facilità di attraversare materiali densi come i metalli utilizzati per le celle di confinamento per prove di compressione triassiale, l’alto assorbimento da parte dell’idrogeno e la possibilità di distinguere l’idrogeno dal suo isotopo, il deuterio (rispettivamente in acqua normale, H2O, e in acqua pesante, D2O). Il metodo è illustrato mostrando i risultati di un esperimento in cui un provino di sabbia cementata è stato ciclicamente sottoposto a compressione triassiale e a flusso di fluido eseguito in situ (ossia acquisendo immagini durante il carico) in una stazione di acquisizione di immagini a neutroni. L’evoluzione della localizzazione delle deformazioni è evidenziata grazie ad un’analisi quantitativa delle immagini tomografiche tramite correlazione digitale di volumi (DVC), che fornisce, per ogni incremento di carico, campi di deformazione in 3D. Gli effetti dell’evoluzione della permeabilità sono stati invece analizzati grazie alle radiografie a neutroni acquisite durante il flusso di H2O in pressione nel campione saturo di D2O. Il contrasto nell’assorbimento dei neutroni da parte di H2O e D2O rendono possibile la localizzazione del fronte tra i due liquidi. Il monitoraggio di questo fronte, considerando le analoghe proprietà idrauliche dei due fluidi, fornisce indicazioni sulla permeabilità del campione, che è a sua volta legata all’evoluzione della deformazione.

A new approach to characterise the evolution and coupling of deformation and fluid flow in geomaterials is presented. The method exploits some key features of neutrons, namely penetration of dense materials used for triaxial pressure cells, sensitivity to hydrogen and the possibility to distinguish hydrogen from its isotope deuterium (in normal water, H2O, and heavy water, D2O, respectively). Illustration of the approach is provided with results from a combined fluid flow/triaxial compression test on a cemented sand specimen performed in-situ (i.e., acquiring images during loading) at a neutron imaging station. Quantitative analysis of neutron tomography images acquired at different stages of deformation is made by Digital Volume Correlation to provide full 3D strain fields that highlight the evolution of localised deformation features. Spatio-temporal tracking of the effect of the evolution of the permeability in the sample was possible by neutron radiographies acquired during pressure driven flow of H2O into the sample saturated with D2O. By exploiting the H2O/D2O neutron transmission contrast and similarities of their flow behaviour, the tracking of the H2O/D2O front can be considered as an indicator of the permeability of the sample that is correlated to the measured evolution of the deformation. Keywords: neutron tomography, neutron radiography, fluid flow, localised deformation.