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Caratterizzazione in laboratorio del
comportamento chemo-idro-meccanico
di argille sensibili all’azione chimica.
L’articolo tratta del comportamento chemo-idro-meccanico dei
terreni attivi, e in particolare degli effetti della concentrazione
ionica sul comportamento volumetrico e sulla resistenza al
taglio. Dopo aver inquadrato i processi accoppiati che governano
il trasporto di solvente e di soluto in questi materiali, viene
brevemente descritto un modello per il comportamento volumetrico,
formulato a partire dall’interazione elettrica che si sviluppa
nell’acqua interstiziale tra ioni e particelle di argilla e quindi
esteso alla scala macroscopica.
Le procedure sperimentali per la caratterizzazione di
laboratorio dei terreni attivi vengono discusse alla luce di
questi modelli e di ben note evidenze sperimentali. Mentre la
caratterizzazione può essere basata sull’utilizzo sia di attrezzature
convenzionali che di attrezzature avanzate pensate per la ricerca,
l’interpretazione dei risultati richiede comunque il riferimento
a modelli come quelli discussi. Nell’ambito della discussione
vengono presentati i risultati relativi a prove eseguite su
bentoniti utilizzate per il contenimento dei rifiuti in discarica e
a prove condotte su un terreno naturale a dominante frazione
illitico-smectitica, prelevato nel territorio delle Langhe da una
formazione marnoso-argillosa soggetta a ripetuti fenomeni di
instabilità planare.
This paper focuses on the chemo-hydro-mechanical behaviour of active soils, with special reference to the effects of pore water
salinity on the volumetric and shear strength behaviour. Fundamental coupled processes governing transport of solvent and solute in
active materials are briefly recalled, together with a model for the volumetric behaviour at the macroscopic scale based on the evaluation
of the electrical interaction between clay particles and ions in the pore water at the particle level. Experimental procedures for
the laboratory characterization of active soils are then discussed in light of these models and of other well-known phenomenological
evidences. Both modified and conventional experimental apparatus can be used in the geotechnical characterization: interpretation
of test results requires anyway referring to models accounting for the chemo-mechanical coupling. Experimental data discussed in
the paper proceed from tests on bentonites used for waste containment and from tests on a natural illitic-smectitic soil from a marly
clay formation in the Langhe area.
Keywords: laboratory characterization, chemo-hydro-mechanical processes.
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