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L’architettura dell’ingegneria e le grandi serre

Carughi Ugo
Articolo Immagine
ISSN:
0028-0658
Rivista:
Natura & Montagna
Anno:
2017
Numero:
1
Fascicolo:
Natura & Montagna N.1/2017

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Il diffondersi della tipologia delle serre in ferro e vetro è strettamente legato alla cultura illuminista, agli studi botanici, alla moda di un nuovo collezionismo che richiamava le suggestioni di luoghi lontani ed esotici, più agevolmente raggiungibili grazie alle possibilità aperte dal progredire dei sistemi di trasporto. L’invenzione del ‘giardino romantico all’inglese’ rappresenta, in fondo, l’intento di ridisegnare la natura riproducendone, secondo un’inedita forma di controllo, i caratteri di imprevedibilità, di sorpresa e di meraviglia, che entravano nella concezione di una nuova estetica ambientale. Atteggiamento di controllo che vede nelle serre una forma alternativa di sistemazione delle essenze arboree, in spazi chiusi ma trasparenti: artificiali e, insieme, naturali. Contemporaneamente, lo sviluppo di tali costruzioni è inquadrabile, com’è noto, negli effetti della rivoluzione industriale sugli sviluppi della tecnologia costruttiva, con particolare riferimento agli organismi in ferro e vetro che hanno inaugurato nuove tipologie architettoniche anche all’interno delle città.