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La morte e il velo nella pratica religiosa augustea

Gnoli Tommaso
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ISSN:
0300-340X
Rivista:
Rivista Storica dell’Antichità
Anno:
2015
Numero:
XLV
Fascicolo:
Rivista Storica dell'Antichità N.XLV/2015

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This article analyses the practice of concealing corpses from view by means of veils, which is attested only three times in the sources available to us: In BC 12 on the occasion of the funeral rites of Marcus Vipsanius Agrippa; the following year, for the funeral of Octavia, and finally in 23 AD, for the funeral of Drusus Minor celebrated by Tiberius. This practice will disappear quickly so much so that our sources show some perplexities about its origin and its meaning. An analysis of the sources shows that Cassius Dio is apparently better informed than Seneca about this specific rite, which prevents us from hypotesising that this practice survived long after the period for which is attested (23 AD). My conclusion is that this kind of funeral rite was an innovation by Augustus, motivated by his personal feeling about death. Keywords: Augustus, augustan religio, funeral rite, pontifex maximus, flamen Dialis. Durante il lungo principato di Augusto non mancarono certo le occasioni di lutto e di diffuso cordoglio. Si sbaglierebbe tuttavia a voler valutare come inevitabili, accidentali e poco significativi questi momenti in un periodo tanto lungo quanto fu quello segnato dalla grande personalità del primo imperatore romano. È ferma convinzione di chi scrive che, al contrario, molte delle innovazioni cultuali apportate da Augusto durante il suo lungo regno siano state dettate proprio dalla * Università di Bologna. 1 La bibliografia e i riferimenti alle fonti sono da considerarsi come un mero ausilio alla lettura e