Banner OpenAccess

De Bibliothecis Syntagma di Giusto Lipsio. Il Compendium di Anastasius de Valle Quietis e la Descriptio di Constantius a Monte Laboris

Baldi Diego
Articolo Immagine
ISSN:
2240-3604
Rivista:
TECA
Anno:
2015
Numero:
7
Fascicolo:
TECA N.7/2015

Acquisto digitale

Acquista:

€ 14.00

The De Bibliothecis Syntagma by Justus Lipsius (1602) was the starting point of the modern libraries history, influencing Federico Borromeo for the foundation of the Ambrosian Library and inspiring Gabriel Naudè for his Advis pour dresser une bibliotheque. Lipsius introduced many methodological and conceptual innovations in the history of libraries, that is critical and philological analysis of the sources, accompanied by their rational organization, showing an innovative idea of Library. The editions of two compendia of this paper, firstly by Anastasius de Valle Quietis (1617), then by Constantius a Monte Laboris (1628) represent a good occasion to understand the comprehension and interpretation of the Syntagma by two scholars of Lipsius’age. Il De Bibliothecis Syntagma di Giusto Lipsio (1602) fu il punto di partenza della moderna storia delle biblioteche. Le influenze di questa operetta sulla coscienza erudita e intellettuale del tempo furono molteplici: essa ispirò Federico Borromeo per le caratteristiche che volle dare alla Biblioteca Ambrosiana, ed egualmente influenzò Gabriel Naudè nella stesura del suo Advis pour dresser une bibliotheque. Le ragioni dell’importanza del Syntagma sono da ricercare nelle innovazioni metodologiche e concettuali che Lipsio introdusse e che diedero i fondamenti alla storia delle biblioteche, presentando un’idea altamente innovativa di biblioteca ideale. Le edizioni dei due compendia di tale trattatello, quella di Anastasius de Valle Quietis (1617), e quella di Constantius a Monte Laboris (1628) rappresentano una buona occasione per capire il grado di comprensione e interpretazione che il pubblico contemporaneo raggiunse riguardo al Syntagma.