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Controllo delle subsidenze nello scavo in tradizionale di una galleria di grande diametro in area urbana

Lombardi A. Capata A.
Articolo Immagine
ISSN:
0393-1641
Rivista:
Gallerie e grandi opere sotterranee
Anno:
2014
Numero:
109
Fascicolo:
Gallerie e grandi opere sotterranee N.109/2014

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Lo scavo della Connessione Alessandrino, nodo di scambio terminale della tratta T5 della Linea C della Metropolitana di Roma, è stato realizzato in tradizionale, mediante allargo della galleria di linea costruita dalla fresa scudata TBM. Lo scavo del camerone si è sviluppato, per circa 50 metri, parallelamente alla direttrice viaria e ferroviaria leggera di via Casilina, in un contesto densamente popolato con impossibilità di interruzione o sospensione del servizio pubblico durante l’esecuzione dei lavori. Nonostante le favorevoli condizioni geotecniche e stratigrafiche (depositi piroclastici da parzialmente cementati a pseudo-litoidi), l’elevato tasso di urbanizzazione dell’area, le notevoli dimensioni dello scavo (fino a 200 m2) ed un rapporto copertura su diametro di scavo poco superiore all’unità, hanno comportato serie difficoltà nella progettazione degli interventi di mitigazione delle subsidenze in superficie. In questa memoria si espongono le modalità di scavo e di realizzazione dei rivestimenti ed i risultati conseguiti riguardo la riduzione dei cedimenti in superficie. Si descrivono nel dettaglio le fasi di getto del rivestimento che hanno consentito, mediante il completamento anticipato della struttura definitiva di calotta, di limitare al massimo il de-tensionamento dell’ammasso e, di conseguenza, gli spostamenti registrati al livello del piano campagna. Le back-analysis eseguite (modelli agli elementi finiti) hanno messo in evidenza non solo l’ottima risposta tenso-deformativa dei depositi piroclastici attraversati dallo scavo, ma anche l’efficacia degli interventi volti ad assicurare la riduzione delle deformazioni e le condizioni di sicurezza per le preesistenze e le infrastrutture viarie presenti in superficie.