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Predicted vs. observed performances of the L’Aquila gas network during the 2009 earthquake
Il danneggiamento della rete del gas
dell’Aquila durante il terremoto del
2009: confronto tra lo scenario previsto e
quello osservato
Sommario
I fenomeni di instabilità e liquefazione, insieme con lo
scuotimento sismico, costituiscono la causa più significativa
di danneggiamento delle tubazioni di una rete di adduzione
a seguito di un terremoto. In questo articolo la metodologia
HAZUS per la stima semplificata dei danni causati da un
terremoto è stata opportunamente modificata e adattata per tener
conto della sismicità italiana e delle peculiari condizioni di sito,
e quindi applicata per la stima del danneggiamento della rete di
distribuzione del gas nell’area aquilana a seguito del terremoto
del 6 aprile 2009. La metodologia è stata implementata in
ambiente GIS e applicata su un’area di circa 550 km2 nella Valle
dell’Aterno. Elementi chiave per la stima del danno sono, da un
lato, lo scenario sismico di riferimento (pericolosità sismica) e la
caratterizzazione geologica e geotecnica dell’area, che concorrono
a definire la domanda sismica e, dall’altro, tutti i dati che
consentono la caratterizzazione delle tubazioni costituenti
la rete (dati geometrici e materiali) e quindi la definizione
delle curve di fragilità. La domanda sismica dell’area è stata
valutata sia in termini di deformazioni transitorie dovute alla
propagazione delle onde, sia in riferimento agli spostamenti
permanenti indotti da fenomeni di instabilità connessi all’evento
sismico considerato. I danni alla rete sono stati stimati in
termini di numero di riparazioni per unità di lunghezza.
L’intersezione tra la domanda e la capacità sismica della rete di
adduzione del gas, espressa in maniera semplificata in termini
di curve di fragilità, ha consentito la redazione di mappe di
danneggiamento della rete associate ai fenomeni di propagazione
delle onde e di instabilità. Infine lo scenario di danno simulato
è stato confrontato con i dati di danneggiamento rilevati su una
porzione limitata della rete.
Predicted vs. observed performances of the L’Aquila gas network during the 2009 earthquake
Landslide and liquefaction, together with ground shaking, cause major damage on pipelines network during an earthquake. In
the present work the simplified loss estimation methodology suggested by HAZUS was adapted and improved to account for Italian
seismicity and local soil conditions, and then used to evaluate the effects of the 6th April 2009 L’Aquila earthquake on the gas network.
The methodology was implemented in a GIS environment and applied on an area of about 550 km2 in the Aterno Valley. Key factors
of the methodology are the earthquake scenario (seismic hazard), and the geological and the subsoil properties, that allow defining
the seismic demand, as well as the inventory, the typology and the specific properties of the pipelines, that help to characterise the
fragility functions of the elements composing the network. Seismic demand was evaluated taking into account both transient ground
deformation caused by the propagation of seismic waves (ground shaking) and permanent ground deformation caused by slope instability.
The degree of damage was computed in terms of number of repairs per unit length of pipe associated to the seismic demand,
expressed in terms of peak ground velocity, and permanent ground displacement, relevant to the 6th April 2009 earthquake event.
Finally the predicted damage scenario was compared with that observed on a limited part of the network.
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