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Evaluating site effects in near field conditions for microzonation purposes: the case study of the 2009 L’Aquila earthquake

Rainone M.R. Vessia Giovanna Signanini Patrizio Greco Pasquale Di Benedetto Sara
Articolo Immagine
ISSN:
0557-1405
Rivista:
Rivista Italiana di Geotecnica
Anno:
2013
Numero:
3
Fascicolo:
Rivista Italiana di Geotecnica N. 3/2013

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Stima degli effetti di sito in condizioni di campo vicino per la microzonazione sismica: il caso del terremoto dell’Aquila 2009  Il terremoto dell’Aquila è stato un evento sismico complesso sfociato nel mainshock del 6 aprile 2009 con magnitudo momento Mw=6.3 e molti precursori e repliche che scossero la Valle dell’Aterno dal novembre 2008 al settembre 2009. La grande quantità di registrazioni strong-motion acquisite dalle stazioni sismiche permanenti e temporanee posizionate nella valle mostrano uno scenario di pericolosità sismica fortemente eterogeneo, caratterizzato da differenti livelli di danneggiamento. Riguardo agli aspetti sismologici delle registrazioni acquisite nel “cratere” (cioè la porzione della Valle dell’Aterno che ha subito i maggiori scuotimenti), queste ultime hanno mostrato caratteri di “campo vicino” e di “sorgente vicina”, nonché differenti livelli di amplificazioni locali tra siti vicini. Rilievi geologici e prove in sito dirette ed indirette sono stati effettuati per realizzare le mappe di microzonazione secondo le “Linee guida e criteri per la microzonazione” pubblicate dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Per quanto riguarda gli studi di microzonazione di terzo livello, il calcolo dei fattori di amplificazione deve essere effettuato mediante analisi numeriche 1D, 2D e anche 3D in funzione degli assetti geomorfologici locali dei depositi superficiali. I risultati devono essere sintetizzati in aree ad amplificazione sismica omogenea. La memoria ha come oggetto di discussione i risultati di analisi numeriche 2D al sito di Onna, distrutta dalla scossa del 6 aprile 2009. L'area urbana di Onna è identificata come Macroarea 5. In essa la risposa sismica locale è stata studiata mediante analisi numeriche 1D ed è stato calcolato un fattore di amplificazione 1.8 per la Macroarea 5 (Onna). Il presente lavoro, al contrario, propone un modello numerico bidimensionale della sezione di Monticchio-Onna e San Gregorio basata su studi geologici, geotecnici e geofisici già pubblicati. Le amplificazioni calcolate in due punti della superficie sono state confrontate con tre forti repliche registrate alla stazione sismica di Onna, chiamata MI03. Inoltre, i risultati delle analisi numeriche 1D e 2D sono stati discussi in termini di spettri di accelerazione per quantificare il contributo all’amplificazione locale dovuto alla geometria del modello numerico 2D proposto ad Onna.

 Evaluating site effects in near field conditions for microzonation purposes: the case study of the 2009 L’Aquila earthquakeL’Aquila earthquake was a complex seismic event characterized by its main shock on 6 April 2009 with moment magnitude Mw=6.3 and many foreshocks and aftershocks that stroke the whole Aterno River Valley from November 2008 up to September 2009. The huge amount of strong-motion records collected by permanent and temporary stations placed in the valley show a heterogeneous seismic hazard scenario related to different damage levels. With respect to the seismological features of the records within the “crater” (that is the portion of the Aterno Valley that suffered the strongest struck), they show “near field” and “near source” characters although the same records provide differentiated amplification effects among neighboring sites. Geological relieves and direct and indirect in field testing were performed for drawing seismic microzoning maps according to the “Guide Lines for Seismic Microzonation Activity” delivered by the National Department of Italian Civil Protection. As the level three of microzonation studies is concerned, the calculation of the amplification factors can be carried out by means of 1D, 2D and 3D numerical analyses depending on the local geo-morphological settings of surficial deposits. Results shall be used to define homogeneous amplified areas. To this end, this paper focuses on 2D numerical simulations at Onna city site, destroyed by the main shock on 6 April 2009. The amplification factor egual to 1.8 is calculated for Macroarea 5 (Onna). The present paper proposes results from 2D numerical simulations of the Monticchio-Onna-San Gregorio cross section based on published geological, geotechnical and geophysical studies. Numerical amplifications calculated on two surface points are compared with three strong aftershocks recorded at Onna seismic station, named Ml03. Furthermore, results from 1D and 2D numerical analyses are discussed, with respect to acceleration spectra, in order to quantify the contribution to the site amplification of the proposed 2D geometry at Onna.