Il percorso qui seguito muove
dalle Istorie fiorentine di Machiavelli all’analisi di alcune biografie del
tardo Cinquecento e del Seicento, proposte per quello che si è giudicato il
loro valore indicativo. La biografia, in quanto racconto storico, mostra il profondo
mutamento intervenuto fra l’uomo e il suo tempo. Mentre la storia perde il suo
valore classico di magistra vitae, di insegnamento valido anche nel presente,
il personaggio-uomo vede svanire la fiducia nelle sue possibilità di agire e
conoscere. Un rapporto contrastato con la realtà religiosa e politica del tempo
mostra la crescente consapevolezza dei limiti invalicabili posti alle sue
capacità da una situazione divenuta, rispetto all’Italia del Rinascimento, oscura,
complessa e meno libera.