Il volume accoglie la latinizzazione in esametri, realizzata
dall’umanista Martino Filetico, dei primi sette Idilli di Teocrito (diffusi
secondo la silloge selezionata dal filologo Moscopulo di Costantinopoli). Il
Filetico, allievo di Guarino Veronese, dedicò la sua carriera, da un lato,
all’insegnamento del greco, al commento, alla traduzione e all’edizione dei
classici (Cicerone, Persio, Giovenale, Orazio) e, dall’altro, alla composizione
lirica e oratoria (anche con finalità didattiche) e all’opera sua più famosa, il
dialogo Iocundissimae disputationes. Gli Idyllia septem, rimasti finora
inediti, sono considerati la più antica traduzione umanistica latina dell’opera
teocritea e dimostrano un’attenzione precoce del Filetico per il poeta greco.
La traduzione è qui edita nelle due redazioni, risalenti agli anni trascorsi
come precettore a Urbino (al servizio del duca Federico da Montefeltro) e come
professore a Roma (presso lo Studium Urbis), attestate e ricostruite attraverso
i testimoni manoscritti e a stampa conservati nelle biblioteche italiane,
europee e statunitensi, e delle quali si analizzano le differenze strutturali e
testuali.
INDICE
Martellini Manuela
E’ docente di Filologia della letteratura italiana
all’Università di Macerata. I suoi studi filologico-interpretativi sono rivolti
all’eredità degli autori antichi e alla tradizione del classicismo nella letteratura
italiana e pubblicati su riviste, atti di convegno, volumi collettanei e
monografie (tra queste, La figurata scrittura. Percorsi intertestuali tra Belle
Arti e Letteratura, Viterbo 2010). Per l’età umanistico-rinascimentale si è
occupata di A. Caro traduttore di Teocrito, dell’Umanesimo ascolano e di A.
Bonfini alla corte ungherese di Mattia Corvino e delle sue latinizzazioni dei
retori greci e di Erodiano. Altri interventi riguardano L. Bruni (traduttore di
Basilio di Cesarea), L. Battiferri, B. Pino da Cagli, l’Epithalamium
dell’Ariosto (nel volgarizzamento di G.I. Montanari), fonti e autografi delle
Rime platoniche di C. Cittadini. Per il Sette-Ottocento ha curato l’Iside
salvata nell’Edizione Nazionale delle Opere del Parini e pubblicato inediti di
G.G. Belli, L. Cicconi, C. Hercolani. Collabora alle iniziative editoriali e
scientifiche della Cattedra “Giacomo Leopardi” dell’Ateneo maceratese e del
Centro Nazionale di Studi Leopardiani. A Leopardi ha dedicato contributi sulle
traduzioni dei poeti greci e dei Caratteri di Teofrasto e sulle questioni di eloquenza
e stile del Petrarca e della lirica italiana.