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Prima trascrizione integrale di 12 carte autografe conservate nel Museo Casa Pascoli, San Mauro
Pascoli, «Fondo Sala Contarini», con appunti mss. per lezioni all’Università di Messina (o,
più verosimilmente, prima stesura di un articolo per la rivista «Atene e Roma. Bullettino della
Società italiana per la diffusione e l’incoraggiamento e degli studi classici», di cui Pascoli era
socio fin dalla sua fondazione nel 1898), databili alla primavera del 1902, sul significato e le
modalità della presenza di Cornelio Gallo in Virgilio (egloghe VI e X, finale del IV libro delle
Georgiche), in relazione all’interpretazione fornita da F. Skutsch, Aus Vergil’s Frühzeit, Leipzig,
Teubner, 1901.
Si trascrive altresì per la prima volta il giudizio steso da Pascoli per la tesi di laurea su Cornelio
Gallo dell’allievo messinese Cosimo Marino, conservato ms. nell’archivio di Castelvecchio, di
cui ad oggi non si aveva conoscenza.
Per contestualizzare tali abbozzi, si ricostruiscono i rapporti di Giovanni (e Maria, dopo la
morte del fratello) con Augusto Mancini, prima allievo liceale a Livorno, poi supplente sulla
cattedra messinese e infine successore all’Università di Pisa.
Si tracciano infine brevemente le relazioni epistolari dei latinisti Vincenzo Ussani, Pietro Rasi,
Enrico Cocchia, Ettore Stampini, Luigi Castiglioni e Felice Ramorino con Pascoli, utilizzando
anche le presenze di loro estratti e volumi con dediche nella biblioteca di Castelvecchio.
Parole chiave: Virgilio, Cornelio Gallo, Giuseppe Sala Contarini, Franz Skutsch, Augusto Mancini,
Vincenzo Ussani, Pietro Rasi, Enrico Cocchia, Ettore Stampini, Luigi Castiglioni, Felice
Ramorino, «Atene e Roma».
This is the first unabridged edition of 12 autographic papers kept by Museo Casa Pascoli, San
Mauro Pascoli, «Fondo Sala Contarini», with notes for lessons in the University of Messina (or,
more probably, draft of a paper for «Atene e Roma. Bullettino della Società italiana per la diffusione
e l’incoraggiamento e degli studi classici»: Pascoli was its fellow from the foundation
in 1898), about Cornelius Gallus’ presence in Vergil’s eclogues VI and X and Georgic’s ending
(datable to spring 1902). These papers discuss F. Skutsch’s theory in Aus Vergil’s Frühzeit,
Leipzig, Teubner, 1901.
On the same subject is Pascoli’s judgement for Cosimo Marino’s graduation thesis in the University
of Messina, here first published.
Moreover the article, in the first part, examines the relationship between Giovanni (and Maria)
Pascoli and Augusto Mancini, who was first Pascoli’s schoolboy in the Liceo of Livorno, then collegue in the University of Messina and at last his successor in the University of Pisa, and
briefly trace the epistolary relationship between the Latinists Vincenzo Ussani, Pietro Rasi, Enrico
Cocchia, Ettore Stampini, Luigi Castiglioni e Felice Ramorino with Pascoli, looking also
to their books and opuscula (with dedications) in Castelvecchio’s library.
Keywords: Virgilio, Cornelio Gallo, Giuseppe Sala Contarini, Franz Skutsch, Augusto Mancini,
Vincenzo Ussani, Pietro Rasi, Enrico Cocchia, Ettore Stampini, Luigi Castiglioni, Felice Ramorino,
«Atene e Roma».
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