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Modellazione numerica della filtrazione nei problemi di estrazione di calore dal sottosuolo
Negli ultimi anni lo sfruttamento di energia geotermica a
bassa entalpia come fonte di energia rinnovabile ha avuto un
forte impulso in gran parte d’Europa. L’utilizzo delle risorse
geotermiche presenta indubbi e notevoli vantaggi: assenza di
emissioni di CO2 in atmosfera, mancato ricorso a sostanze
facilmente infiammabili o esplosive e inesauribilità di questa fonte
energetica economicamente vantaggiosa. I sistemi geotermici per
il riscaldamento o raffreddamento di edifici utilizzano il calore disponibile nei primi 150 metri di terreno mediante pompe di
calore; tali sistemi possono essere chiusi o aperti, i primi sono
oggetto del presente articolo. I sistemi chiusi sono comunemente
noti in letteratura come Ground-Coupled Heat Pumps (GCHP)
(sistema termico accoppiato con il sottosuolo) ed utilizzano il
sottosuolo stesso per accumulare o cedere calore, rispettivamente
per il raffreddamento e riscaldamento degli edifici. L’intero sistema
è composto da: un sistema di geo-scambio, una pompa di calore e
un terminale di scambio (GHE).
Il sistema di geo-scambio può essere costituito da un sistema
di tubi interrati in cui circola un fluido termovettore capace di
scambiare calore con il terreno mediante fenomeni di trasporto
diffusivi. I tubi possono essere installati in sonde verticali,
dissipatori orizzontali o pali energetici.
L’articolo esamina il calore estratto mediante pali energetici da
sottosuolo di argilla e di sabbia sia asciutta che satura in presenza
di falda in movimento. In particolare è analizzato quanto la corretta
modellazione del moto di filtrazione intorno al palo influenzi il
campo di temperature durante il funzionamento dell’impianto
geotermico. A tal fine è stato utilizzato un modello matematico 2-D
costituito dall’equazione del bilancio di calore e del flusso d’acqua
nel sottosuolo; le relative equazioni differenziali a derivate parziali
sono state integrate numericamente con metodi alle differenze finite
(FDM) e metodi agli elementi finiti (FEM). Il modello numerico
è stato validato mediante soluzioni analitiche disponibili in
letteratura; in particolare le temperature calcolate in assenza di
falda in movimento sono state confrontate con le soluzioni analitiche
della sorgente di calore lineare e cilindrica, le temperature calcolate
in presenza di falda in moto con le soluzioni analitiche relative alla
sorgente lineare in movimento.
I risultati confermano che la falda in moto è capace di
ripristinare velocemente a sistema spento la temperatura
indisturbata nel terreno e che è essenziale modellare correttamente
il moto dell’acqua intorno al palo per valori di velocità > 2·10-5
m/s, in quanto assumendo una velocità uniforme di filtrazione le
perturbazioni nel campo di temperature dovute al funzionamento del
sistema risultano sovrastimate.
Keywords: Modellazione numerica, Flusso d’acqua nel
sottosuolo, Pali energetici, Sistema geotermico accoppiato.affreddamento
Low-temperature geothermal resources have become very competitive thanks to their considerable environmental benefits, including
the reduction in CO2 emissions and other greenhouse gases. Geothermal systems for heating or cooling of buildings use heat
available in the upper part of the subsurface; this is often done via Ground Soil Heat Pump systems that can be generally closed or
open. The former are considered in this study. Closed systems are commonly known as Ground-Coupled Heat Pumps (GCHPs). In
a GCHP system, heat is extracted from or rejected to the ground via an external closed circuit constituting the ground heat exchanger
(GHE) through which pure water or antifreeze fluid circulates. The GHEs commonly used consist of high-density polyethylene
pipes (HDPE) installed in either vertical boreholes or in horizontal trenches. This paper deals with heat exchangers installed inside
foundation piles; heat extraction from the subsoil is investigated in the case of clay and dry sand and in saturated sand where groundwater
flow occurs. Moreover, in examining the role of groundwater flow in the performance of GHEs, the paper investigates to what
extent taking into account the right velocity field for seepage around the pile instead of using a schematic uniform value affects the
results. A mathematical model in 2D space is introduced, comprising a pair of parabolic and elliptic partial differential equations for
soil temperature and the groundwater velocity field, respectively. The equations are solved numerically by means of the Finite Difference
Method and Finite Element Method, respectively. The numerical model is validated by comparing the results of the conduction
equation with the solutions of cylindrical and infinite line source (CILS and ILS) and those of the advection-diffusion equation
with a moving infinite line source (MILS) model. The results show that groundwater flow is able to restore the initial undisturbed
temperature in the subsoil very quickly and it is essential to take into account the correct seepage field around the GHEs to estimate system efficiency correctly for high values of velocity (> 2.10-5 m/s).
Keywords: Numerical modelling, Groundwater flow, Heat transfer, Ground-Coupled Heat Pump system, Ground heat exchanger.
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