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Metropolitana di Napoli, linea 6: stazione San Pasquale.
Una complessa soluzione progettuale risolta mediante
l’impiego di diaframmi a “T” con idrofresa
La progettazione della Stazione San Pasquale,
una delle quattro nuove stazioni
previste per il prolungamento della Linea
6 della Metropolitana di Napoli, ha dovuto
affrontare complesse problematiche, legate
alle particolari condizioni geotecniche
al contorno e al tessuto urbanistico in cui
è inserita, dovendo ricorrere a strutture di
contenimento degli scavi in grado di garantire
una elevata rigidezza, non ottenibile con strutture a geometria di tipo tradizionale.
L’adozione di pannelli di paratia
a “T” realizzati con moderne tecnologie
quale l’idrofresa ha rappresentato la soluzione
a tali problematiche, introducendone,
però, altre di carattere logistico-tecnologico
che hanno implicato una attenta e
particolare organizzazione del cantiere. La
notevole profondità dei pannelli, i terreni
attraversati, le dimensioni dello scavo e la
sua particolare geometria hanno imposto
uno studio dettagliato delle attrezzature
impiegate, del confezionamento delle
gabbie e del loro assemblaggio, dell’esecuzione
dei getti in calcestruzzo, tutto al
fine di garantire non solo la realizzazione
dell’opera nel rispetto delle specifiche progettuali,
ma anche il mantenimento di una
elevata produttività delle risorse investite
nel cantiere.
The design of the San Pasquale station, one of the four new stations planned for extending the Naples subway’s “Linea 6,” had to deal with complex problems connected with the particular surrounding geotechnical conditions and the urban fabric it is inserted into; it was necessary to resort to structures to contain the excavations, able to guarantee a high rigidity unattainable with structures with traditional geometry. The adoption of T-section bulkhead panels executed with such modern technologies as the hydro-mill was the solution to these problems, but introduced others of a logistical and technological nature that entailed careful and special work site organization. The considerable depth of the panels, the soils traversed, the excavation’s dimensions, and its particular geometry required a detailed study of the equipment employed, of the packaging of the cages and their assembly, and of the execution of concrete castings, all to guarantee not only the execution of the work in compliance with the design specifications, but also the maintenance of high productivity of the resources employed at the work site.
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