Il titolo del volume si riferisce al primo dei saggi qui pubblicati, allusivo ad un aneddoto biografico virgiliano, che simboleggia l’emblematico rapporto affettivo che lega ogni scrittore alla raffinata creazione artistica elaborata dalla sua mente. Gli studi dedicati a Ovidio, anche nelle sue complesse relazioni col modello virgiliano, e a Seneca, filosofo e poeta, si snodano in percorsi di lettura accomunati dalla consapevolezza che il ‘lavoro’ degli scrittori antichi vive soprattutto di paziente e meditata riscrittura di materiali mitici e letterari: pur affondando le proprie radici nel patrimonio letterario greco, scrittori come Ovidio e Seneca testimoniano molto chiaramente anche un costante dialogo con le complesse dinamiche della realtà contemporanea. Nei saggi dedicati a Seneca si offre un quadro ampio e variegato della società imperiale, focalizzandosi su temi d’attualità come il lusso edilizio, il ruolo della donna, i rapporti familiari, l’influsso della retorica, l’espressività del linguaggio: anche in un genere di derivazione greca come la tragedia, Seneca fa emergere il suo costante debito verso la cultura letteraria romana e la sua volontà di attualizzare il messaggio tradizionale del mito.
Il parto dell’orsa, ovvero divagazioni sulla ‘maternità letteraria’ fra Virgilio e Ovidio - Ovidio - Ovidio e l’ombra di Virgilio. Riscritture virgiliane di Ovidio esule - le tentazioni giambiche di un poeta elegiaco: Ovidio esule e i suoi nemici - Seneca: speculazione filosofica e società romana - il cielo e il soffitto: riflessioni sull’epistola 90 di Seneca - Dedalo, Catone e un’eco ovidiana (met. 8, 185 s.) in Seneca (prou. 2, 10) - in nome della madre: pathos tragico e retorica degli affetti nella Consolatio ad Heluiam di Seneca - ritratto di famiglia. Seneca e i suoi nella Consolatio ad Heluiam di Seneca - espressività di linguaggio e critica sociale in Seneca: l’esempio di infrunitus (uit. beat. 23,3, benef. 3,16,3) - Mito e realtà romana in Seneca tragico - mors placet (Sen. Oed. 1031): Giocasta, Fedra e la scelta del suicidio - tra Lucrezia e Virginia: su un’eco liviana in un coro dell’Octauia e in Seneca tragico - Anfione e Zeto in Seneca Oed. 609-612 (con una postilla sull’Antiopa di Pacuvio, 12-14 R.3 - finale di tragedia: il destino di Ippolito dalla Grecia a Roma - Ippolito ‘erede imperiale’: per un’interpretazione romana della Phaedra di Seneca - principali riferimenti bibliografici - indice dei passi notevoli - indice delle parole e degli argomenti notevoli - indice degli autori moderni citati.
E’ stata docente ordinario di Letteratura latina presso l’Università di Firenze. Ha pubblicato numerosi contributi in volumi, riviste e in Atti di Convegni in Italia e all’estero, dedicati sia a prosatori (Cicerone, Seneca) che a poeti (Ennio, Lucilio, Accio, Lucrezio, Ovidio, Seneca tragico, Anthologia latina), con attenzione particolare anche alla letteratura umanistica (Poliziano) e alla fortuna di autori classici (Dante, Ariosto, Tasso, Foscolo, D’Annunzio). Ha pubblicato tre volumi di saggi per i tipi della casa editrice Pàtron: Tra Ovidio e Seneca (1990), e in questa stessa collana Tra filosofia e poesia. Studi su Seneca e dintorni (1999) e Il parto dell’orsa. Studi su Virgilio, Ovidio e Seneca (2008).
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