Il volume affronta alcune problematiche relative alla
correptio iambica (c.i.) nel dramma latino arcaico a partire da uno studio
della sua fenomenologia nel corpus delle commedie plautine. La prima parte della
trattazione si concentra sul rapporto tra c.i. e accento di parola. Vengono
discusse alcune vecchie teorie in proposito e viene condotta un’analisi
completa delle occorrenze di c.i. in gruppi di monosillabo breve + parola
iniziante in vocale, allo scopo di dimostrare l’inesistenza di un divieto
generalizzato di abbreviamento di sillaba tonica. La seconda parte del testo è
invece dedicata a riflessioni di carattere più generale sul rapporto tra la
c.i. e alcuni principi strutturali della lingua latina, nel quadro di una
rivalutazione complessiva della natura del fenomeno.
INDICE
Fattori Marco
Nato a Verona nel 1996, si è laureato in
Filologia Classica all’Università di Roma “Sapienza” ed è attualmente
dottorando di ricerca in Linguistica (Università di Roma “Sapienza” e “Roma
Tre”). Si occupa di questioni di carattere linguistico e filologico nell’ambito
delle lingue classiche e delle lingue iraniche di epoca antica e media
(persiano antico e mediopersiano), con speciale attenzione verso problemi di
prosodia, morfologia storica e contatto linguistico.