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Damaschi ‘splendenti’, tartarughe ‘divine’ e perle dal chiaror di luna: qualche rifl essione su una fonte cinese del III secolo d.C.

Michelazzi Emilia
Articolo Immagine
ISSN:
0300-340X
Rivista:
Rivista Storica dell’Antichità
Anno:
2013
Numero:
XLIII
Fascicolo:
Rivista Storica dell’Antichità N.XLIII/2013

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L’articolo analizza un passo di un testo cinese del III secolo d.C., il Wèilüè, in cui sono contenuti una lunga e dettagliata descrizione dell’impero romano (celato dietro il toponi¬mo Dàqín) e un elenco dei suoi prodotti conosciuti in Estremo Oriente. L’analisi si concentra in particolare su questo elenco e propone nuove identifi cazioni di alcuni prodotti e traduzioni di alcuni termini presenti all’interno della fonte cinese, dal momento che molti di essi risultano a tutt’oggi oscuri e di diffi cile interpretazione. In seconda istanza il contributo si propone di definire l’origine e la provenienza di ciascu¬na di queste ‘merci’ importate, nell’intento di stabilire se provenissero realmente dall’im¬pero romano o piuttosto da qualche paese ‘intermediario’, ubicato lungo le rotte della Via della Seta tra Roma e la Cina. Parole chiave: Roma, Cina, commercio, perle, seta.

The article analyzes a passage of a Chinese text dating back to the third century A.D., the Wèilüè, which contains a long and detailed description of the Roman Empire (hidden behind the toponym Dàqín) and a list of its products known in the Far East. The analysis concentrates in particular on this list and proposes new identifi cations for some products and the translations of some words contained in the chinese source, since lots of them are still unclear and turn out to be difficult to interpret. Moreover the study aims at defining the origin and source of all these imported “goods”, to establish whether they really came from the Roman Empire or rather from some “intermediary” countries, situated on the Silk Road between Rome And China. Keywords: Rome, China, trade, pearls, silk.