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Demostene e Arpocrazione a proposito dei choris oikountes

Valente Marcello
Articolo Immagine
ISSN:
0300-340X
Rivista:
Rivista Storica dell’Antichità
Anno:
2012
Numero:
XLII
Fascicolo:
Rivista Storica dell’Antichità N.XLII/2012

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Lo status dei choris oikountes menzionati da Demostene nella Prima Filippica è da sempre oggetto di discussione tra coloro che li ritengono schiavi e coloro che, sulla scorta di Arpocrazione, li ritengono invece dei liberti. L’analisi delle fonti classiche e di quelle lessicografiche sembra dimostrare che con tale espressione l’oratore intendesse indicare degli schiavi, peraltro in un contesto ironico, e che il lessicografo ne abbia frainteso il significato adattandolo alle proprie categorie giuridiche coeve. Parole chiave: Demostene, Arpocrazione, Choris oikountes, Schiavi, Liberti.

The status of choris oikountes mentioned in the First Philippic by Demosthenes has always been a subject of discussion among those who see them as slaves and those who, on the basis of Harpokration, consider them as freedmen. The analysis of the classical sources and of the lexicographic ones seems to show that by this expression the orator meant to indicate slaves, moreover in an ironic context, and that the lexicographer has misunderstood the meaning adapting it to his contemporary legal categories. Keywords: Demosthenes, Harpokration, Choris oikountes, Slaves, Freedmen.