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L’analisi della dispersione delle onde di superficie è spesso condizionata dall’interpretazione delle curve di dispersione ed è affetta, come qualsiasi metodologia geofisica di superficie, dal problema della non-univocità della soluzione. D’altro canto, il rapporto spettrale H/V, essendo sensibile puramente ad eventuali contrasti di velocità delle onde di taglio, soffre in maniera ancora più pesante del problema della non-univocità della soluzione e può essere soggetto ad effetti topografici e variazioni legate alle condizioni metereologiche/ stagionali. In questo lavoro, attraverso l’esame di dati sintetici e reali, si analizzano alcuni aspetti critici dell’analisi dei dati e i loro riflessi sulle possibili soluzioni. Un caso reale di particolare complessità illustra i punti fondamentali di una procedura di analisi che può superare i limiti delle tecniche convenzionali. L’approccio proposto è di tipo olistico (analisi congiunta) ed è presentato con un duplice obiettivo. Da un lato meglio vincolare il profilo di VS del sottosuolo, dall’altro validare l’interpretazione dei dati, in particolare nel caso di dataset complessi. Poiché l’analisi ReMi non può essere considerata una soluzione affidabile per incrementare la profondità di indagine, a causa della non-univocità della soluzione e dell’inevitabile ambiguità della lettura dello spettro di velocità dovuta alla natura stessa del dato (sismica passiva), l’analisi congiunta delle curve di dispersione delle onde di Rayleigh e Love ottenute dalla sismica attiva (MASW) e il rapporto spettrale H/V sono utilizzati insieme alla rifrazione delle onde di compressione e di taglio per vincolare ulteriormente i valori di VS e VP degli strati meno profondi. Infine, l’analisi dell’attenuazione delle onde di Rayleigh viene svolta allo scopo di stimare i fattori di qualità QS e verificare ulteriormente la coerenza del modello proposto. Parole chiave: Dispersione; Onde di Superficie; Inversione congiunta; Non-univocità; HVSR
The analysis of surface waves is typically conditioned by dispersion curve interpretation and, as any non-destructive geophysical method, is affected by non-uniqueness. On the other side, due to its nature, H/V spectral ratio suffers even more heavily from non-uniqueness. In the present work some critical aspects are illustrated through the analysis of synthetic and real datasets. A particularly-complex field dataset is analysed to put in evidence the importance of a joint procedure able to overcome the limitations of each single methodology. The proposed holistic approach is presented with a twofold goal: on the one side to better constrain the subsurface VS (shear-wave velocity) model, on the other side to validate the data interpretation especially in case of complex datasets. Due to non-uniqueness and ambiguities in data interpretation, ReMi analyses (passive seismics) cannot be considered as a reliable tool for retrieving sound information about deep layers. The joint analysis of Rayleigh and Love-wave dispersion curves obtained through active seismic surveys (MASW) and H/V spectral ratio is performed also together with VSH and VP values obtained via standard refraction methods. The analysis of Rayleigh-wave attenuation is eventually performed with the aim to estimate the quality factors QS and validate the overall consistency of the proposed model. Key terms: Dispersion; Surface waves; Joint inversion; Nonuniqueness; HVSR
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