Oggi il turista non si limita alla visita dei luoghi. Piuttosto insegue un’esperienza emozionale attraverso un itinerario le cui tappe non sono soltanto strade, piazze, palazzi, chiese, monumenti, ma anche luoghi di ritrovo, negozi, ristoranti, centri culturali. Così gli “altri”, mescolati agli abitanti, creano la giusta atmosfera collettiva basata sulla convivialità e vivacizzano la città.
L’esplosione del turismo gastronomico è anche dimostrazione che la parabola dei significati attribuiti al cibo si è ampliata. Il cibo, da nutrimento o capriccio di gola, si è trasformato in occasione sociale ed in elemento di proiezione culturale, un fattore economico e rappresentativo dell’identità territoriale.
Sotto il profilo dell’offerta di alimenti identitari, la città negli ultimi anni ha ceduto il suo ruolo di attrazione a vantaggio delle aree rurali e agricole. Ma le città, e soprattutto le più grandi, nella loro potenzialità cosmopolita possono diventare laboratori per nuove e complesse identità gastronomiche. Oltre alla Dieta Mediterranea, gli scenari urbani riservano altre risorse gastronomiche da valorizzare?
È Professore Associato di Geografia presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Messina. È autrice di numerose pubblicazioni e i suoi principali ambiti di ricerca sono il turismo e la valorizzazione dei beni culturali, il commercio, l'immigrazione, le politiche di prevenzione dai rischi naturali, la competitività e la sostenibilità, tematiche di geografia sociale.
E’ Ricercatore di Geografia Politica ed Economica presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Messina. Ha pubblicato diversi articoli su tematiche geografiche come il commercio, le migrazioni, le politiche di sviluppo turistico, le identità territoriali, la competitività e la sostenibilità.
Dottore di ricerca in Geografia e già assegnista di Geografia economico-politica, è cultrice della materia in Geografia del turismo presso il dipartimento di Economia e Impresa dell’Università degli studi di Catania e giornalista pubblicista specializzata nel settore turistico. Ha svolto attività di ricerca presso l’università Denis Diderot – Paris VII di Parigi ed è stata Visiting fellow presso il dipartimento di Geografia della Royal Holloway – University of London di Londra e la Fondation Maison Sciences de l’Homme di Parigi, con la quale continua a collaborare all’interno del progetto “e-Diasporas Atlas” sviluppato nell’ambito del programma “ICTMigrations”.
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